La vittima Antonio Afendi, 32 anni e origine marocchina, era già noto alle cronache per diversi episodi. Il più eclatante, un tentato omicidio a cui era scampato: era stato ferito a fine ottobre del 2019 a Casarano, raggiunto da due colpi al collo e alla schiena, e trasportato d'urgenza in ospedale in codice rosso da un'ambulanza del 118 chiamata dai residenti della zona. Un vero e proprio agguato.
Era convivente della vedova di Augustino Potenza, boss della Scu freddato a colpi di kalashnikov in un agguato fuori da un ipermercato, a Casarano.
Ma Afendi era salito alla ribalta anche per un altro episodio di tre anni fa. «Tu non sai chi sono io.
Il motivo fu una mancata precedenza: Afendi negò la precedenza all'uomo e, alle sue rimostranze, scese dall’auto con la mano nella tasca destra del giubbotto da dove poi partì il fendente. La condanna fu inferta dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, Sergio Tosi, che accolse la richiesta del pubblico ministero della Procura di Lecce: