"Non avevo premeditato di ucciderlo, ma quando mia moglie mi ha detto che Afendi l'aveva minacciata, ho perso la testa".
Nell'interrogatorio di convalida del fermo svoltosi oggi nel carcere dov'è detenuto, Lucio Sarcinella, il 27enne reo confesso dell'omicidio di Antonio Amin Afendi, ritenuto figura di spicco della criminalità locale e ucciso sabato mattina con tre colpi di pistola per strada a Casarano, ha ribadito quanto aveva già detto dopo essersi costituito ai carabinieri.
Il 27enne, alla presenza del suo avvocato Simone Viva, nel corso dell'udienza davanti alla gip Anna Paola Capano e ai due pm, Giovanna Cannarile e Rosaria Petrolo, ha nuovamente ricostruito le fasi del delitto spiegandone le motivazioni.
La giudice si è riservata per le prossime ore la decisione sulla convalida del fermo e sull'applicazione della misura cautelare.