Sanità e carenza del personale: in ambulanza mancano medici e infermieri. L'Asl: «Casi limitati»

Sanità e carenza del personale: in ambulanza mancano medici e infermieri. L'Asl: «Casi limitati»
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 20:18

«A causa della carenza cronica di medici del 118, sporadicamente alcuni turni possono risultare non coperti, come nel caso della scorsa notte». Lo precisa l'Asl Foggia in relazione al caso denunciato dal deputato e dal consigliere regionale di Fi Puglia, Giandiego Gatta e Napoleone Cera, che hanno riferito di un paziente soccorso la scorsa notte a Monte Sant'Angelo da un'ambulanza «sprovvista sia del medico che dell'infermiere».

L'Asl evidenzia che si tratta di «un fenomeno limitato: basti pensare che, in tutto il mese di dicembre - spiega - la copertura dei turni da parte dei medici è stata del 94%, mentre sono rimasti scoperti 3 turni degli infermieri, per la concomitante malattia di due operatori.

La presenza del medico è garantita, in ogni caso, dalla Postazione Fissa Medicalizzata e dalla Continuità Assistenziale».

La precisazione

A Monte Sant'Angelo, continua la Asl, «la rete dell'Emergenza Urgenza è costituita da: Postazione Fissa Medicalizzata (ex PPIT) in cui il medico è presente H24 per 365 giorni l'anno; e Postazione 118 Medicalizzata». In merito all'accaduto «della scorsa notte, a seguito della chiamata al 118 - ricostruisce l'Asl - sono giunti sul posto i soccorritori che, in costante contatto con la Centrale Operativa, hanno proceduto alla rilevazione dei parametri vitali del paziente, da tempo in cura presso Casa Sollievo della Sofferenza» a San Giovanni Rotondo, dove è stato poi trasportato.

«Il medico della Centrale, escluso il codice rosso, ha proposto ai familiari l'invio sul posto del collega di Continuità Assistenziale o il trasferimento alla Postazione Medicalizzata fissa (ex PPIT). Viste però le condizioni stabili dell'uomo - sottolinea l'Asl - la stessa famiglia ne ha richiesto il trasferimento all'Irccs di San Giovanni Rotondo. Il paziente, quindi, su volontà dei familiari e d'intesa con la Centrale Operativa, è stato trasferito in sicurezza a San Giovanni Rotondo dove è stato preso in carico dai sanitari dell'ospedale».

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