Foggia a caccia del riscatto dopo il commissariamento: sfida a cinque per il sindaco

Il Comune di Foggia
Il Comune di Foggia
4 Minuti di Lettura
Domenica 22 Ottobre 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 11:54


Urne aperte a Foggia oggi, fino alle 23, e domani, dalle 7 alle 15, per il rinnovo del consiglio comunale e l'elezione del sindaco. La comunità foggiana, al più tardi in seguito all'eventuale turno di ballottaggio fissato fra due settimane, si lascerà alle spalle il lungo periodo di commissariamento del Comune, a seguito del decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose disposto il 5 agosto 2021 dal Governo Draghi allora in carica. Indagini svolte dalla magistratura fecero emergere collegamenti tra amministratori locali ed esponenti della criminalità organizzata. Le elezioni amministrative, previste per scadenza naturale del mandato precedente nell'autunno dello stesso anno, sono state posticipate in virtù del prolungamento del periodo di gestione della Commissione straordinaria insediatasi per garantire il funzionamento dell'ente. 

Cinque i candidati


Cinque i pretendenti alla poltrona di primo cittadino, al centro di una campagna elettorale senza esclusione di colpi che ha assunto un significato nazionale sempre più rilevante, trasformandosi in un autentico banco di prova per il primo ministro Giorgia Meloni. Non è un caso che a conquistare il proscenio, specie nelle ultime settimane, siano stati alcuni dei "big" dei principali schieramenti in campo, come nel caso del leader 5 Stelle Giuseppe Conte, a Foggia per ben due volte nel giro di pochi giorni e della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: entrambi sostengono Maria Aida Episcopo, 60 anni, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, in corsa con il supporto di 10 contrassegni di centrosinistra e forte dell'intesa fra dem e pentastellati, presenti con i loro simboli insieme a quello delle civiche Nessuno escluso, I am Foggia, Riscossa civile, Popolari per Foggia, Comunità politica per Foggia, Con Foggia, Noi popolari e Tempi nuovi, lista che contiene al suo interno le insegne di Azione, certificando l'inedita intesa fra il Pd, il Movimento 5 Stelle, le forze vicine al governatore pugliese Michele Emiliano e il partito di Carlo Calenda. Il risultato di Episcopo al primo turno rappresenterà una verifica per le ambizioni di costruzione di un campo largo sulla scorta di un'intesa fra coloro che si riconoscono nell'opposizione all'attuale compagine di Governo a Roma. A proposito del centrodestra, la candidatura dell'avvocato 41enne Raffaele Di Mauro è stata sorretta dall'intera coalizione anche attraverso i passaggi foggiani dei parlamentari Maurizio Gasparri e Rita Dalla Chiesa oltre che dei ministri Raffaele Fitto e Anna Maria Bernini. Cinque le liste schierate: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Di Mauro sindaco, Liberali e riformisti, Prima Foggia. Non ci sarà, invece, il simbolo della Lega, partito dell'ex sindaco Franco Landella, dimissionario un mese prima dello scioglimento del consiglio comunale. Gli avversari hanno puntato senza indugio sulla sottolineatura, dal loro punto di vista, di un'affinità politica fra l'attuale candidato del centrodestra e l'amministrazione uscente, tanto che il tema Landella si è rivelato centrale nelle battute conclusive dei comizi e degli appuntamenti promossi dagli schieramenti. Pesante, in particolare, lo scambio reciproco di accuse con il civico Giuseppe Mainiero, commercialista alla testa di una coalizione formata da due liste (Io resto a Foggia e Mainiero sindaco) e sostenitore di Landella in passato come lo stesso Di Mauro. In competizione anche il docente universitario Nunzio Angiola, 54 anni, eletto deputato nelle fila pentastellate nel 2018, poi passato in Azione e ora alla guida di quattro civiche (Ora, Effetto Foggia, Angiola sindaco e Foggia 5.0). Sulla scheda sarà presente anche il nominativo dell'ex consigliere comunale Antonio De Sabato con le liste Progetto concittadino e De Sabato sindaco per Foggia. 

Quasi 700 candidati in 23 liste


Toccherà agli elettori, adesso, fare sintesi rispetto a un quadro politico ancora piuttosto frammentato: sono 23 le liste in campo e 683 coloro che puntano ad un posto in consiglio comunale, nell'assise formata da 32 eletti più il sindaco.

Sarà possibile, come previsto dalla normativa in vigore, esprimere il consenso per un candidato sindaco, un simbolo ad esso collegato e due preferenze per i candidati consiglieri, purché di genere differente e appartenenti alla stessa lista. Un'incognita, oltre che dall'astensione, sarà rappresentata dal voto disgiunto, ovvero l'opzione di scegliere una lista e candidati consiglieri di uno schieramento differente rispetto a quello del candidato sindaco preferito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA