Musei, mostre, allestimenti, monumenti: i luoghi della cultura riabbracciano il pubblico

Musei, mostre, allestimenti, monumenti: i luoghi della cultura riabbracciano il pubblico
di Carmelo CIPRIANI
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Giovedì 13 Maggio 2021, 05:00

Dopo lunghe settimane in rosso e arancione, con la Puglia finalmente “gialla” torna a rivivere anche la cultura, un comparto importante sul quale da anni la Regione investe facendone giustamente un tutt’uno con quello del turismo. E mentre cinema e teatri riprendono cautamente la loro programmazione, gallerie e spazi privati si affrettano a proporre nuovi eventi, molti dei quali previsti nei mesi trascorsi ma continuamente posticipati a causa del perpetrarsi del rischio pandemico. Il segnale più rincuorante per la ripresa della cultura è tuttavia, in questi giorni, la riapertura dei musei, avvenuta in tutta la regione tra martedì e mercoledì (lunedì è il consueto giorno di chiusura). Una riapertura generalizzata ma non indiscriminata (restano infatti valide tutte le misure precauzionali e ovunque è richiesta la prenotazione), che ripropone alcune vecchie criticità (che il Covid sembra aver acuito), prima su tutte la carenza di personale che affligge non solo molti musei statali presenti in Puglia ma anche la Biblioteca Nazionale di Bari, che manterrà chiuso a oltranza il servizio di consultazione in sede, almeno fino a nuova disposizione.


Nel capoluogo regionale riapre invece i battenti il Museo Archeologico di Santa Scolastica, dove a breve, oltre alla storica collezione archeologica dell’Università, sarà allestita una mostra di arte contemporanea statunitense con opere provenienti da collezioni private (l’inaugurazione è prevista il 28 giugno, in concomitanza con l’arrivo a Bari del segretario di Stato Usa, Tony Blinken, in Italia per il G20 in programma a Matera). Riapre anche Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”, che accanto alle collezioni permanenti propone la mostra “Il paesaggio pugliese nelle collezioni della Pinacoteca Metropolitana di Bari: la consapevolezza di un’identità” (fino al 31 marzo). Un occhio di riguardo è dato ai bambini per i quali il museo barese ha approntato speciali audioguide: d’ora in poi un supereroe accompagnerà i piccoli visitatori in una caccia al tesoro tra le opere. A breve sarà possibile visitare anche la rinnovata Collezione Grieco e la nuova sala dedicata al Novecento (qui troverà collocazione stabile “9 metri quadrati di pozzanghere” di Pino Pascali) dove sono in via di conclusione i lavori di riallestimento e restyling: didascalie rinnovate, QRcode per accedere alle informazioni su ogni opera, wi-fi e impianto di illuminazione potenziati.


Più a nord, a Barletta ha riaperto i battenti il Polo Museale Civico, composto dal Castello con la sua pregevole collezione permanente e dal Palazzo Della Marra, sede del lascito De Nittis. Per la ripartenza della programmazione espositiva, tuttavia, qui come in molti altri musei civici, bisognerà attendere l’approvazione del bilancio comunale.
Hanno riaperto al pubblico anche i musei che fanno capo alla Direzione Regionale Musei della Puglia, dalla Galleria Nazionale “De Vanna” di Bitonto al Museo Archeologico di Altamura, dal Castello di Copertino al Parco Archeologico di Siponto: luoghi suggestivi in cui la piacevolezza delle collezioni si accompagna alla bellezza dei luoghi, tra piazze d’armi e resti archeologici.
A Taranto riparte anche il Marta, dove sabato verrà inaugurata la personale di Claudia Giannulli “Silent Spring” a cura di Antonello Tolve, evento inserito nel Circuito del Contemporaneo, contest di raccordo in cui far dialogare gli eventi dedicati al contemporaneo in Puglia, ideato da Giusy Caroppo.

Un dialogo tra reperti archeologici e opere di recente produzione che conferma l’apertura del museo tarantino alla contemporaneità, sostenuta anche da un’efficace promozione attraverso la Rete e i canali social; un’attività quest’ultima che non si è mai arrestata, neanche durante i mesi di chiusura, quando il museo ha continuato a sostenere la cultura organizzando conferenze su Facebook e YouTube e ha aperto un profilo Tik Tok per attrarre gli adolescenti.

La mostra “Pasolini Pascali Pazienza. Segni e disegni corsari” a cura di Giacinto Di Pietrantonio ha segnato invece la riapertura della Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, preceduta da una serie di appuntamenti online sulla pagina Facebook del museo. “Autori che ci hanno prematuramente lasciati, ma che nel breve arco della loro vita hanno consegnato il sogno rivoluzionario del cambiamento”, spiega il curatore.
A Lecce hanno riaperto la neonata Fondazione Biscozzi Rimbaud e il Castello Carlo V, dove proprio oggi s’inaugura la mostra fotografica dedicata a Lisetta Carmi. Il Museo “Sigismondo Castromediano”, invece, non ha mai chiuso, funzionando come hub vaccinale nel quale nelle scorse settimane, nell’attesa (o dopo) del proprio turno di vaccinazione si sono potute ammirare le opere di Paolo Gioli raccolte in una preziosa antologica curata da Bruno Di Marino, progetto vincitore dell’ultima edizione dell’Italian Council. Il disallestimento della mostra di Gioli (conclusasi lo scorso 9 maggio) è coinciso con l’inaugurazione nella Sala Lettura della Biblioteca Bernardini del Convitto Palmieri della mostra dei trenta manifesti finalisti del contest “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”. 

Ancora chiuso – ma l’inaugurazione si annuncia imminente – resta il Must, che dopo un lungo lavoro di riallestimento durato due anni promette essere il nuovo centro della promozione artistica in città. “È uno spazio su cui puntiamo molto per rafforzare, con le esposizioni permanenti e le mostre temporanee, la consapevolezza della identità culturale e storica della nostra città e offrire spazio ai talenti artistici sperimentali locali e non” ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini.

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