«Tutto in pochi istanti, un miracolo essere vivi»

«Tutto in pochi istanti, un miracolo essere vivi»
di Danilo SANTORO
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Domenica 13 Dicembre 2015, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:57
«Il mio primo pensiero è stato quello di salvare mia moglie e mio figlio». Nelle parole del capofamiglia dei coniugi Rubino c’è ancora tanta paura. Attimi infernali a segnare un normale sabato pomeriggio, che alle 15 si trasforma in angoscia ed incredulità. I tre stavano tornando a casa, quando la loro Opel Corsa è stata colpita, solo di striscio, dalla cisterna di olio, piombata sul loro stesso senso di marcia. Impossibile dimenticare quegli istanti. Una sequenza che solo per caso non è divenuta mortale anche per loro, al contrario di quanto accaduto - terribilmente - per le cinque vittime del tragico impatto.

Viaggiavano in direzione sud, come le altre vetture travolte dal mezzo pesante. «È stata una scena da film. Incredibile. Improvvisa e cruenta. Abbiamo visto - racconta il signor Rubino - volare questa cisterna che ci veniva addosso.

Una sequenza raccapricciante soprattutto per la portata di quanto pensavamo potesse accadere». Padre, madre e figlio, però, restano illesi: lo spavento immane ed il ricordo dello scenario cruento ha segnato il loro ritorno a casa. «Siamo usciti fortunatamente indenni. Ma ho pensato di morire». Con una manovra rapida, spostandosi su un fianco, ha provato ad evitare l’inferno che stava per materializzarsi davanti ai suoi occhi: «Ho visto volare questa cisterna che veniva verso la nostra direzione. Ho pensato di buttarmi sulla mia destra strisciando con tutta la fiancata dell’auto sul guardrail per non essere colpito dal mezzo pesante, che altrimenti ci avrebbe completamente travolti».

Poi quella frase che nel suo racconto ripete più volte: «Pensavo solo a mia moglie ed a mio figlio ed a come poterli salvare». Parole scandite una ad una. Frasi secche. Dirette. La paura per una tragedia, che ha sconvolto diverse famiglie, e segnato anche la sua. I coniugi Rubino, insieme al loro figlio, hanno aspettato sul luogo dell’incidente per diverse ore. Anche per loro è giunto immediatamente il soccorso degli operatori del 118: fortunatamente le loro condizioni non sono risultate tali da richiedere il ricovero negli ospedali della zona. La loro Opel Corsa, infatti, è stata caricata su uno dei mezzi di soccorso giunti a pochi chilometri dal litorale fasanese. A Torre Spaccata è arrivato un loro parente per riaccompagnarli a casa: un ritorno segnato da immagini strazianti che sarà difficile dimenticare.