Malamovida, 16enne denuncia di aver subito una violenza nel centro storico

Malamovida, 16enne denuncia di aver subito una violenza nel centro storico
di Danilo SANTORO
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Giovedì 3 Agosto 2023, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 10:09

Schiamazzi e movida turbolenta nell’estate di Ostuni. Ma non solo. La squadra mobile di Brindisi ha aperto un’inchiesta su un caso di presunta violenza sessuale che sarebbe avvenuto pochi giorni fa nel centro storico della Città Bianca. 


Vittima dei presunti abusi sarebbe una 16enne, una turista straniera in vacanza in Puglia, con la sua famiglia ed alcuni amici. Sulla vicenda al momento vige il massimo riserbo da parte dell’autorità giudiziaria. Quel che è certo è che la ragazzina ha dichiarato ai medici ed alle forze dell’ordine di aver subito le violenze a sfondo sessuale. Sono in corso tutta una serie di verifiche e accertamenti della Questura di Brindisi per risalire agli autori dei presunti abusi.

Il centro storico


Il contesto all’interno del quale sarebbe avvenuto il tutto è ancora una volta l’area tra piazza della Libertà e la Scalinata Antelmi, quella divenuta famosa nei giorni scorsi per il gesto di un residente di lanciare contro una cantante per la musica alta un secchio d’acqua.

Questa volta però le ripercussioni negative della movida sarebbero degenerate in un episodio ben più grave, e che avrebbe coinvolto la minorenne. Circostanze su cui ci sono indagini in corso e che dovranno, eventualmente, far luce anche sul possibile coinvolgimento di altre persone. 

La denuncia


L’inchiesta, partita dalla denuncia della turista, punta a ricostruire l’intera serata: da possibili conoscenze della ragazzina fatte a Ostuni, fino all’approccio a sfondo sessuale del presente autore degli abusi. Un quadro ancora poco chiaro su cui da ore stanno lavorando gli agenti della Questura di Brindisi, anche attraverso i racconti della malcapitata, la cui vacanza è stata rovinata per sempre dal grave fatto di cronaca. Non pochi gli elementi da chiarire da parte delle forze dell’ordine, anche in base a quelli che sono i referti medici prodotti dall’ospedale Antonio Perrino di Brindisi a cui la ragazzina si è rivolta.

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