Spettatore investito durante la Fasano-Selva. Sospeso in primo grado il risarcimento

Spettatore investito durante la Fasano-Selva. Sospeso in primo grado il risarcimento
di Alfonso SPAGNULO
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Martedì 12 Dicembre 2023, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 20:11

Nell’edizione del 2010 della cronoscalata FasanoSelva, uno spettatore barese stava assistendo alla 53esima edizione della nota gara in salita. L’uomo si era posizionato in un giardino di una villa privata recintata in viale Toledo, a pochi metri dal traguardo. In particolare, si era sistemato al confine tra villa e percorso di gara, su una edicola in cemento e ciò al fine di avere una buona visuale.

L'episodio


Tuttavia, non aveva previsto l'imponderabile. Infatti una Lola B99 Zytek, condotta dal pilota Lorenzo Mossucca, colpiva con la parte posteriore il guard rail sul margine destro della carreggiata. La forte velocità determinò l’improvvisa perdita di controllo da parte del pilota e l'auto sbandò andando a sbattere su un muretto e la cancellata sul lato opposto della strada. L'impatto provocò la caduta di parte del muretto, della cancellata e di un palo dell'illuminazione stradale che, a causa del violento impatto, si piegava colpendo in pieno volto lo spettatore provocandogli gravi lesioni alla testa e al volto. 
I soccorsi giunsero immediatamente trasportando l’uomo al “Perrino” di Brindisi ove gli veniva riscontrato un “trauma maxillo facciale con fratture esposte del condilo destro e sinistro e frattura delle ossa nasali”. Il malcapitato sarebbe stato successivamente sottoposto ad un intervento chirurgico. Lo sfortunato avventore, al fine di ottenere il risarcimento dei danni, quantificati in oltre 817.098,13 euro (a titolo di rimborso spese, risarcimento del danno biologico, del danno morale oltre al danno da lesione alla capacità di lavoro specifica), aveva citato in giudizio la Egnathia Corse, il pilota Lorenzo Massucca, le relative compagnie di assicurazioni ed anche il Comune di Fasano, quale “ente proprietario della strada che doveva vigilare sulla corretta predisposizione delle misure di sicurezza, sull'osservanza delle misure normative e regolamentari ed in sostanza sul regolare svolgimento della competizione sportiva in rapporto alla situazione e condizione dei luoghi e dei manufatti di sua proprietà”. 
In primo grado il Tribunale di Brindisi aveva condannato le parti convenute al risarcimento del danno affermando la responsabilità nella misura del 20% dello spettatore, del 60% della società Egnathia Corse e del 20% del Comune di Fasano. L’ente locale fasanese aveva proposto appello innanzi alla Corte di Appello di Lecce. Con ordinanza di qualche giorno fa, la corte salentina ha sospeso gli effetti della sentenza di primo grado nella parte riguardante il Comune di Fasano (che, pertanto, allo stato, non è tenuto ad alcun esborso di denaro, rispetto alla ingente somma stabilita dal Tribunale di oltre 70.000 euro), ritenendo sussistenti ragioni di fondatezza dell’appello proposto dall’ente locale le cui ragioni sono state affidate alla difesa del capo dell’Avvocatura comunale Ottavio Carparelli.

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