Deceduto in ospedale dopo l'operazione: l'autopsia non scioglie i dubbi

Deceduto in ospedale dopo l'operazione: l'autopsia non scioglie i dubbi
di Michele Iurlaro
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Giovedì 24 Dicembre 2015, 14:36
FRANCAVILLA - Bisognerà attendere gli esiti degli esami istologici per stabilire eventuali responsabilità mediche nella morte di Gerardo Carrino, il 69enne di Francavilla Fontana deceduto all’ospedale “Dario Camberlingo” dopo un mese di ricovero. L’autopsia, eseguita su mandato della Procura di Brindisi dal medico legale Roberto Vaglio, non ha infatti chiarito la causa del decesso, rimandando eventuali approfondimenti all’esito degli esami che, nei prossimi giorni, saranno eseguiti su organi e tessuti già prelevati. All’esame autoptico erano presenti anche i consulenti di parte. Per i sette medici iscritti nel registro degli indagati, il dottor Donato Sardano, per gli eredi, invece, Domenico Urso.

L’apertura del fascicolo di inchiesta è, al momento, un atto dovuto. E tale resterà per le prossime settimane, tra le 4 e le 8, necessarie per conoscere gli esiti degli accertamenti. L’odissea dell’anziano era cominciata lo scorso novembre. Affetto da diabete, Carrino accusava da qualche giorno frequenti e violenti disturbi gastrointestinali, ovvero vomito e diarrea. Preoccupati, i figli si erano così rivolti ai medici dell’ospedale francavillese, che ne avevano disposto il ricovero nel reparto di medicina. Nelle ultime settimane, il pensionato era stato sottoposto a flebo e terapia farmacologica, senza, però, che si registrassero miglioramenti sostanziali delle sue condizioni di salute. Poi, lo scorso venerdì, dopo quasi un mese di ricovero, i medici, secondo quanto raccontato nella denuncia presentata ai carabinieri della caserma del quartiere “Peschiera”, avevano manifestato l’intenzione di dimettere il paziente senza, però, riscontrare il parere favorevole dei figli. Di fronte alle resistenze dei famigliari, Carrino è rimasto quindi in ospedale fino a quando, domenica mattina, le sue condizioni di salute sono ulteriormente peggiorate rendendo necessario, secondo i medici, un intervento chirurgico d’urgenza. La laparoscopia esplorativa eseguita si è però rivelata inutile. Lo scorso mercoledì, Carrino, vedovo e padre di tre figli, è deceduto in ospedale.

I famigliari avevano subito dato mandato agli avvocati Anna Rita Amati e Lucia Locorotondo del foro di Brindisi, chiamati a sporgere formale denuncia presso la vicina caserma dei carabinieri. L’intenzione resta quella di capire il perché, dopo un mese di ricovero, le condizioni dell’uomo non siano migliorate ma, anzi, perché il quadro clinico sia peggiorato sino al drammatico epilogo. Vuole vederci chiaro anche la Procura di Brindisi, che indaga per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il pm pur concedendo la celebrazione dei funerali, ha anche ritardato la tumulazione della salma, fino a ieri conservata nella camera mortuaria del cimitero di Francavilla. Per stabilire se si sia trattata di una tragica fatalità o se, piuttosto, vi siano responsabilità adducibili all’equipe del reparto di Medicina del Camberlingo, bisognerà attendere il risultato degli esami attesi entro due mesi
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