Identificato il corpo carbonizzato, ma l'autopsia non scioglie i dubbi

Identificato il corpo carbonizzato, ma l'autopsia non scioglie i dubbi
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Martedì 5 Gennaio 2016, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 14:41
L'autopsia sembrerebbe aver fugato i dubbi solo sull'identità del cadavere carbonizzato trovato sabato all'alba accanto a un furgone andato distrutto dal fuoco: non può che trattarsi di Pierluigi De Punzio, 34 anni, l'imprenditore edile di Torre Santa Susanna che avrebbe aggredito l'ex fidanzata, Federica Guzzo, 25 anni, che versa in gravissime condizioni, e il nuovo compagno di lei, Daniele Scredi, 28 anni, ricoverato in ospedale con prognosi di 30 giorni. Per giungere a ottenere le altre verità che si cercano si dovranno attendere gli esiti degli esami istologici e degli accertamenti di altro genere che saranno effettuati dal medico legale Antonio Carusi, incaricato dal pm inquirente, Milto Stefano De Nozza.

Si dovrà appurare innanzi tutto se il fuoco abbia provocato la morte di De Punzio o se invece sia stato appiccato in seguito. Si propende tuttavia per l'ipotesi del suicidio, un estremo gesto dovuto a disperazione, o alla presa di coscienza d'aver perso la testa per gelosia e di aver quasi ucciso due persone.
I fatti risalgono alla tarda serata del 1 gennaio scorso. Secondo quanto emerso dalle testimonianze acquisite dai carabinieri e dal pm attorno alle 23 De Punzio si sarebbe recato nella zona industriale di Torre Santa Susanna dove a bordo di una punto Daniele Scredi e Federica Guzzo stavano consumando del cibo d'asporto.

Sarebbe arrivato lì al volante di una Ford Kuga e avrebbe tentato di investire il "rivale" che era sceso dalla propria vettura. Nella brusca manovra sarebbe poi andato a sbattere contro un muro in cemento: l'auto è distrutta, perfino gli airbag si sono azionati. A quel punto avrebbe imbracciato un fucile e tentato di sparare. Ma non ci sarebbe riuscito perché l'arma, una calibro 12 da caccia intestata al padre, aveva la sicura.

Avrebbe quindi afferrato il coltello: una lama di 18 centimetri usata per colpire il 28enne e poi anche la sua ex che è però riuscita a chiamare in soccorso i suoi famigliari.
Alle 23.30 i carabinieri sono stati avvertiti. Il 118 ha trasportato la ragazza in ospedale, Scredi è giunto al presidio di Torre Santa Susanna alla guida della sua Fiat Punto, sequestrata al pari di tutti gli altri mezzi coinvolti.

De Punzio, stando alle ricostruzioni, sarebbe corso a casa del nonno. Sarebbe montato sul furgoncino Iveco Daily, munito di una piccola gru, e avrebbe raggiunto un podere sulla via per San Pancrazio. Lì si sarebbe tolto la vita. L'ultimo segnale del suo telefonino risale alle 2 della notte. Alle 3 è stato trovato cadavere, completamente bruciato, accanto al veicolo. Era supino, adagiato su una ruota dell'autocarro. Accanto a lui una tanica di benzina deformata dalle fiamme che avevano anche divorato gli interni del mezzo.

Restano alcune zone d'ombra nella ricostruzione su cui fare chiarezza. Il responso del medico legale sarà certamente utile a fornire una indicazione precisa sulle cause della morte e a dare quindi un indirizzo certo alle indagini.

Da quel che si apprende l'autopsia è stata disposta per esigenze di identificazione del corpo. Non vi è quindi al momento un fascicolo aperto. L'inchiesta sulle lesioni gravi provocate ai due fidanzati, qualora fosse stata avviata, sarebbe comunque destinata all'archiviazione non essendovi alcuna persona in vita a cui poter attribuire la responsabilità dei fatti.