Brindisi, polemica sul concorso per agenti di polizia municipale: «Modificare i requisiti»

La polizia municipale di Brindisi
La polizia municipale di Brindisi
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Domenica 10 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:46

Stanno generando non poche polemiche i criteri per l’accesso al concorso per 15 agenti di polizia locale bandito dal Comune di Brindisi. Ad essere contestate sono in particolare le richieste relative al possesso della patente A ed ai limiti di altezza.

I dubbi

«Se in molti attendevano questo concorso bandito dall’amministrazione comunale di Brindisi come una manna dal cielo per tentare l’accesso alla pubblica amministrazione, in tanti saranno coloro che rimarranno delusi, scoprendo di non potervi partecipare. Parliamo del concorso per la copertura di 15 figure professionali di istruttori di vigilanza nella polizia locale». Ad evidenziare ciò che, per il sindacato, non va nel bando è il segretario aziendale Cisl Antonio Palma. «Infatti, è proprio dalla lettura del bando - prosegue il sindacalista - che emerge e matura chiaramente, o perlomeno questa è la sensazione di questa segreteria aziendale, la volontà di limitare la possibilità di partecipazione al concorso, effettuando così una prima scrematura sul numero dei partecipanti».

La patente A

Non si spiegherebbe altrimenti, per Palma, «la previsione, tra i requisiti essenziali richiesti nel bando per poter partecipare alla selezione, il possesso della patente senza limitazioni di cilindrata o potenza (categoria A), titolo che può essere conseguito al compimento dei 24 anni o al limite a 20 anni a patto di essere titolari di patente A2 da almeno due anni. Si sarebbe compreso meglio un obbligo a conseguirla entro un dato termine aglio eventuali vincitori del concorso». La stessa critica viene mossa dal consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Quarta che in questo vede una penalizzazione nei confronti degli aspiranti agenti di polizia locale più giovani. «L’atteso concorso per 15 agenti della polizia locale, seppure legittimo, è eccessivamente penalizzante - sottolinea infatti l’esponente azzurro - per larghe fette di potenziali partecipanti, e soprattutto per i giovani. La richiesta del requisito della patente A (senza limitazioni di cilindrata) già al momento dell’iscrizione, infatti, taglia fuori i ventenni dato che tale titolo può essere conseguito solo al compimento dei 24 anni di età o a 20 anni se si è in possesso da almeno due anni della patente A2. Perché non stabilire, invece, un limite temporale entro il quale, qualora si vincesse il concorso, sarebbe obbligatorio conseguire la patente A?». A lamentarsi anche un brindisino «emigrato al Nord da ben 5 anni», Antonio Andriulo, per il quale «il concorso sarà riservato a pochi, pochissimi».

Un fatto «gravissimo, a tratti descriminatorio non dare la possibilità quanto meno di avere il tempo di entrare in possesso di questa patente».

L'altezza minima

Ad essere contestato, tuttavia, non è solo questo requisito ma anche quello che prevede che la statura dei partecipanti non debba essere inferiore al metro e 65 per gli uomini ed al metro e 61 per le donne. «Requisito che, per essere onesti, viene ancora inserito - sottolinea il segretario aziendale Cisl - da qualche amministrazione. Per la previsione di tale requisito si è preso come riferimento il decreto ministeriale 198 del giugno 2003, “Regolamento concernente i requisiti di idoneità fisica, psichica e attitudinale dei candidati ai concorsi per l’accesso ai ruoli del personale della Polizia di Stato”, ormai anacronistico e non più applicato nemmeno dalla stessa Polizia di Stato nei propri concorsi in quanto superato dal Dpr 207 del 17 dicembre 2015. Regolamento che, dalla sua entrata in vigore, non prevede più l’applicazione di disposizioni di natura regolamentare o amministrativa che prevedano limitazioni di altezza in materia di reclutamenti del personale delle forze armate e per l’accesso ai ruoli del personale delle forze di polizia a ordinamento militare e civile e del corpo dei vigili del fuoco». Per questo la Cisl ritiene, «ammesso che si potesse applicare alla polizia locale», che la richiesta sia da ritenersi superata dalla più recente normativa.

La richiesta di modifica

«Alla luce di quanto rappresentato, questa segreteria aziendale - conclude Palma - invita l’amministrazione comunale a prevedere in considerazione la possibilità di modificare il bando, sia stralciando il requisito del limite di altezza che procrastinando il possesso della patente A ad una data successiva, limitandolo ad esempio a coloro i quali dovessero superare positivamente la procedura di selezione. In tal modo l’amministrazione, ampliando la platea dei potenziali candidati, andrebbe incontro alle tante aspettative ricevendone in cambio un ritorno positivo in termini di immagine».

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