La Caritas pronta per le feste: pasti caldi per 2.500 famiglie

La Caritas pronta per le feste: pasti caldi per 2.500 famiglie
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 07:34

Uno sguardo alla lista della spesa, poi di corsa in cucina per preparare un pasto caldo per chi è in difficoltà. E' un Natale al servizio dei poveri quello vissuto dalla Caritas diocesana, aperta 365 giorni l'anno. Nelle due mense di Brindisi e Mesagne fervono i preparativi in questi giorni per far sì che, anche nei giorni di festa, nessuno resti indietro. Un servizio che i volontari hanno continuato ad assolvere nei mesi più bui della pandemia offrendo pasti caldi da asporto a più di 2500 famiglie su tutto il territorio provinciale.
«Siamo in alto mare - afferma don Andrea Giampietro, da un anno e mezzo alla guida dell'organismo pastorale - perché ancora non ci siamo trasferiti nella nuova sede al quartiere Santa Chiara. Gli spazi di via Conserva sono ristretti e a ciò si aggiungono le regole di sicurezza per il covid. Nonostante ciò lavoriamo ininterrottamente tutto l'anno garantendo un pasto caldo a chi ne ha bisogno».

Le restrizioni Covid


La pandemia ha costretto la mensa a non servire più i pasti al tavolo, ma a dare un sacchetto con un primo piatto caldo, un contorno, panini imbottiti, frutta, acqua e un dolce. E pane a volontà.
«A Brindisi - spiega don Andrea - vengono preparati ogni giorni circa 200 pasti caldi, 90 invece nella mensa di Mesagne. A ciò va aggiunto il grande lavoro sommerso delle parrocchie che ogni quindici o trenta giorni distribuiscono cibo e viveri a lunga conservazione a chi ne fa richiesta. Dalla fase di pre-pandemia alla fine del 2020 abbiamo avuto un terzo di richieste in più di aiuti sia per chi bussa in cerca di un pasto caldo, sia per chi si rivolge alla parrocchia per avere pasta o latte. Nonostante la ripresa delle attività lavorative in molti ancora non ce la fanno. Il rapporto 2021 sulla povertà ed esclusione sociale in Italia rivela che il 70% dei nuovi poveri non ha fatto più ricorso ai servizi Caritas, noi siamo in controtendenza».

Il Natale


A Natale, però non c'è bisogno solo di un pasto dignitoso. «Non esiste solo la povertà economica - sottolinea il direttore della Caritas - La pandemia ha reso manifesti altri tipi di disagio in parte sommersi e ignorati, a cominciare dalla povertà di relazioni, che spesso fa il paio con quella abitativa. L'invito che rivolgo a tutti, in occasioni delle prossime festività, è di creare piccole occasioni di incontro soprattutto per gli anziani che a causa delle restrizioni soffrono la solitudine».
Tra i compiti affidati alla Caritas diocesana c'è anche quello di promuovere progetti per avvicinare i giovani nella cura del territorio. «Abbiamo presentato nei giorni scorsi - conclude don Andrea - due progetti realizzati con il contributo dell'8x1000 che racchiudono due itinerari distinti, dal titolo Un-due-tree e l'altro Ti parlo di me.

Un-due-tree inizierà domani e cerca di coinvolgere 30 giovani per la bonifica e la cura di una piccola area urbana della città di Brindisi affidata al Wwf, il Bastione Carlo V (Porta Mesagne). Attraverso laboratori formativi (flora e fauna locale) e manuali (riciclo, falegnameria, giardinaggio, piantumazione di alberi e piante), si procederà alla bonifica di un'area verde, per renderla fruibile alla collettività, in particolare ai giovani, quale luogo privilegiato di aggregazione e di condivisione». La seconda proposta, Ti parlo di me, alzerà il sipario il 17 dicembre con il coinvolgimento di circa 40 giovani. I principali obiettivi saranno: osservazione e racconto delle principali povertà giovanili. Si partirà dall'analisi dell'affresco del Giudizio universale della Chiesa Santa Maria del Casale di Brindisi: prima una descrizione storico-artistica e poi un'attenta visione dei vizi che vi sono raffigurati alla luce della società odierna, strutturando un percorso Qr Code permanente che permetterà, a chiunque osserverà l'affresco, di mettere in parallelo la varietà di errori e povertà che ieri, come oggi, sono presenti nella società.

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