Inglesi e francesi in Valle d'Itria per il Ponte di Pasqua

La piazzetta di Cisternino
La piazzetta di Cisternino
di Maria GIOIA
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Domenica 20 Marzo 2016, 23:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 09:45
BRINDISI - La Pasqua in anticipo e il clima capriccioso di marzo non aiutano a richiamare grandi flussi di turisti in Valle d’Itria. Eppure, in giro c’è movimento. A spasso per le stradine imbiancate dei centri storici oppure nei ristoranti della zona già si registrano le presenze di turisti italiani e stranieri. In quest’ultimo caso si parla soprattutto di inglesi e francesi, ma anche di tedeschi, in un periodo di “basso inverno” che viene generalmente scelto da gruppi di viaggiatori. Ma se il weekend pasquale si preannuncia un po’ sottotono rispetto agli anni precedenti, per la stagione estiva si prevede un nuovo boom di presenze sul territorio.

A confermare le rosee previsioni per la bella stagione sono soprattutto le prenotazioni di soggiorni da parte degli stranieri, che iniziano a fioccare già da ora. Non perché ci siano particolari offerte per chi prenota prima, ma perché la fascia di vacanzieri in questione predilige i cosiddetti tour, pacchetti che includono hotel, escursioni, guide turistiche, che consentono di visitare i luoghi più suggestivi di Valle d’Itria e Salento e non solo, conoscendo storia e tradizioni. E per questi tour c’è una vera e propria corsa alla prenotazione.

Ad offrire un quadro chiaro della situazione, in merito a presenze turistiche per le festività pasquali e prenotazioni per l’estate, è Vitalba Curri, che assieme al fratello Raffaele è titolare dell’agenzia “Bellapulia” di Ceglie Messapica. Loro due pensano a tutto ciò che può essere utile ai vacanzieri pronti a visitare il Tacco d’Italia: tour classici e personalizzati, trasferimenti, soggiorni in hotel, organizzazione di eventi.

«Quello attuale è un periodo di gruppi. C’è movimento in giro, ma la Pasqua quest’anno cade nel mese di marzo, in un periodo di basso inverno. Per questo registriamo qualcosina in meno rispetto agli anni in cui le festività pasquali cadono in primavera. Ma le cose cambiano già nella prima settimana di aprile. E quest’anno abbiamo già prenotazioni per maggio e per l’estate, per cui si prevede nuovamente un pienone», spiega Vitalba Curri, secondo l’esperienza vissuta all’interno della sua agenzia. E aggiunge: «A prenotare in anticipo sono soprattutto gli stranieri, che hanno una concezione di vacanza diversa da quella degli italiani e prediligono i tour, che mettono insieme albergo, guide, escursioni, eventi e molto altro e permettono di conoscere da vicino il territorio. I tour sono molto richiesti e funzionano. Noi riceviamo molte prenotazioni da tedeschi e inglesi, ma questo dipende dai tour operator con cui ogni agenzia lavora».

In ogni caso la Valle d’Itria si prepara alla prima ondata e già pensa alle successive visto che i “ponti festivi” non sono solo una prerogativa italiana perché se la data di Pasqua “scende” presto lo sarà anche quello dell’Ascensione, appuntamento festivo cui non rinunciano i tedeschi che lo fanno spesso combaciare con la prova generale dell’estate. Ne sanno qualcosa dalle parti di Ugento, nel basso salento jonico, meta tra metà maggio e inizio di giugno di centinaia di famiglie teutoniche: quest’anno pare abbiano arretrato il fronte dello sbarco e sono già attesi tra il mare di Ostuni, Fasano e Carovigno e i trulli imbiancati disseminati tra gli olivi di Cisternino e Ceglie.

Infatti in Valle d’Itria sono al lavoro per sviluppare un incoming turistico su ampio raggio, focalizzando l’attenzione e le competenze verso un turismo rurale, culturale ed enogastronomico. E proprio quel turismo rurale, culturale e gastronomico offerto anche e soprattutto dalla Valle d’Itria piace tanto ai turisti provenienti dall’estero. Questi ultimi scelgono di soggiornare in trulli e masserie per poi lasciarsi andare ai piaceri della tavola o di una passeggiata in bicicletta.
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