Turismo a Pasqua, strutture piene e boom di stranieri: «Ma ora serve più pianificazione»

Turismo a Pasqua, strutture piene e boom di stranieri: «Ma ora serve più pianificazione»
Turismo a Pasqua, strutture piene e boom di stranieri: «Ma ora serve più pianificazione»
di Alessio PIGNATELLI
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Sabato 30 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 11:01

Numeri ufficiali ancora non ce ne sono ma le sensazioni sono nette. E le prime stime suffragano questi sentori: la settimana di Pasqua tarantina è un successo in termini di presenze turistiche. Complice il bel tempo, le temperature gradevoli e - ovviamente - i Riti della Settimana santa, la città pullula di gente e tanti turisti.

Al di là della fiumana alle processioni del Giovedì e del Venerdì, l’impressione è che il 2024 possa rappresentare un boom di visitatori. Tanti accenti stranieri si sentono per le vie del borgo e della Città vecchia e a confermare queste indicazioni è Marcello De Paola, presidente provinciale di Federalberghi Taranto: «Non abbiamo ancora cifre precise, il resoconto lo faremo più in là ma la sensazione diffusa è che in questa Settimana Santa ci siano davvero moltissime persone. Nel centro cittadino, il tasso di occupazione delle strutture ricettive si aggira intorno al 90%. Abbiamo tanti inglesi, francesi, tedeschi, qualche olandese. Insomma, diverse persone dall’estero hanno voluto visitare la città di Taranto in questo periodo magico. E poi anche da altre zone dell’Italia, in particolare dalla Sicilia e dal Lazio o dalla Puglia stessa, nello specifico dal Barese».

I dettagli

Un banco di prova che sembra superato nonostante le endemiche difficoltà del territorio per quanto riguarda i trasporti e i collegamenti. Segnali importanti che, oltretutto, sono la base di partenza per una stagione che sarà fondamentale: il G7 in Puglia, con location principale a Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno 2024, avrà inevitabilmente anche nella provincia jonica degli strascichi di presenze e sarà fondamentale cogliere l’occasione del vertice mondiale.

Lo stesso De Paola, poi, fa un primissimo bilancio degli aspetti positivi e negativi legati all’accoglienza.

A partire da «un maggiore ordine in Città Vecchia per quanto riguarda la presenza di meno automobili che negli anni precedenti avevano creato grossi disagi» mentre il rovescio della medaglia è su alcuni aspetti organizzativi.

«Abbiamo riscontrato molte lamentele sul servizio navetta a Cimino per raggiungere il centro città - spiega De Paola - e poi dobbiamo, ancora una volta, sottolineare la sporcizia soprattutto in piazza Garibaldi. Sappiamo che è un problema atavico, ci sono pochi cestini e anche il senso civico non è mai adeguato. Però, in giornate in cui ti aspetti flussi così consistenti di visitatori, bisogna necessariamente trovare una soluzione. Abbiamo constatato personalmente immagini davvero deprimenti in un punto nevralgico della città».

Le conferme sulle tante presenze a Taranto arrivano anche dal settore della ristorazione. Molti locali pieni e ristoranti sold-out. «Abbiamo visto un flusso costante e questo per noi è determinante - riferisce Antonio Salamina, presidente di Fipe Confcommercio Ristorazione - se i ristoranti lavorano a pranzo è un ottimo segnale. In Città vecchia, nel borgo ma anche sulla litoranea. Davvero quest’anno la Pasqua sembra dare ottimi riscontri». Una soddisfazione generale che infine lascia spazio a una considerazione finale: «Questa città ha tante potenzialità - conclude Salamina - è importante rendersene conto. Può sembrare una banalità, può sembrare retorica ma è davvero così: la presa di coscienza delle proprie possibilità è fondamentale, se arriva tanta gente non è un caso. Però poi serve pianificare e rendere tutto più fruibile ai turisti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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