«Tante cose fatte e tante ancora da fare». Così il sindaco Marchionna saluta il 2023 e si prepara al 2024

La conferenza stampa di fine anno del sindaco Giuseppe Marchionna
La conferenza stampa di fine anno del sindaco Giuseppe Marchionna
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 30 Dicembre 2023, 05:00

«Sono stati mesi difficili e complicati». Così il sindaco Giuseppe Marchionna ha aperto la conferenza stampa di fine anno, con la quale ha voluto augurare un buon 2024 a tutti i brindisini ma, allo stesso tempo, tracciare un bilancio dei primi mesi di amministrazione. Non prima di avere sottolineato di avere trovato, dopo tanti anni lontano dalle responsabilità istituzionali, la città di Brindisi «intrisa di rancorosità».

Il problema dei conti

Sulla base degli impegni assunti in campagna elettorale, ha detto il primo cittadino, «abbiamo dovuto preliminarmente rivalutare l'accordo col governo, che ha determinato uno spostamento in avanti dell'approvazione del bilancio». Solo pochi giorni fa, quindi, l’amministrazione ha approvato «il nuovo bilancio di previsione per il 2024 che contiene al suo interno una caratteristica fondamentale, come è stato rilevato da tutti, che è quella di aver ipotizzato una strada piuttosto concreta per far uscire la Bms, che rappresenta il principale problema finanziario dell'amministrazione comunale, dalla sua situazione di incertezza, soprattutto finanziaria ma anche economica, che purtroppo dura da molti anni».

Lo stadio “Fanuzzi”

Al di là di quelle che Marchionna definisce, «grandi cose che hanno attirato la nostra attenzione per molte giornate», il primo cittadino ha ricordato che «appena arrivati abbiamo risolto, con un impegno straordinario, la vicenda dello stadio “Fanuzzi” che rischiava di non consentire alla squadra di calcio di Brindisi di ottenere l’iscrizione al campionato di serie C. Abbiamo anche completato la ristrutturazione di piazza Mercato, che per altro non erano neanche nostri lavori ma erano lavori dell'Aqp».

Dialogo con i cittadini

Ma il dato fondamentale sul quale il sindaco ha voluto attirare l’attenzione dei cittadini è quello del metodo: «Ricorderete in campagna elettorale e anche nelle dichiarazioni programmatiche l'impegno ad ascoltare la gente, ad ascoltare i cittadini. Ecco, noi abbiamo istituito - ha detto Marchionna - queste mail che funzionano molto bene: quella del decoro urbano e dei lavori pubblici».

Sono state 350 circa, infatti, le segnalazioni. Delle quali 170 circa sono state già risolte.

Luci al “Di Giulio”

Per quanto riguarda i lavori pubblici, il primo cittadino ha citato il rifacimento dell’illuminazione all’interno del parco “Di Giulio” con 50 nuovi pali dotati di corpi illuminanti «che consentiranno di illuminare a giorno, continuamente, questa struttura che, come sapete, ha una triste storia di vandalizzazioni consecutive e reiterate». Sul fronte dell’urbanistica, invece, Marchionna ha rivendicato l’istituzione dello Sportello unico dell’edilizia, in grado di snellire le procedure. E non solo. «Siamo riusciti - ha detto infatti - ad azzerare il pregresso, quasi azzerare il pregresso, delle pratiche edilizie che, al nostro arrivo, era piuttosto consistente, con punte di attesa che sfioravano gli otto mesi e qualche volta andavano anche oltre». Ma il primo cittadino ha annunciato anche la riconferma dell’accordo con il Politecnico di Bari per la redazione della parte programmatica del nuovo Pug.

Continuità amministrativa

Il sindaco ha ricordato poi che l’amministrazione ha «continuato a sostenere, proprio all'interno dello schema dell'ascolto della città e del rapporto con la città, le case di quartiere, che erano una realizzazione della precedente amministrazione. Io personalmente sono stato presente per tutta la serata nella quale sono stati resi noti i risultati della prima fase del progetto, che verrà rilanciato nel prossimo futuro». Dopo avere rivendicato «la nostra disponibilità a continuare, perché noi crediamo molto nella continuità amministrativa, quando i progetti sono condivisi e condivisibili», Marchionna ha rispedito al mittente le polemiche sollevate dal Pd sugli ultimi affidamenti relativi alle case di quartiere. Un riferimento alla polemica delle scorse ore sul Centro anziani di Bozzano.

Le polemiche respinte al mittente

«Vorrei dire agli amici del Pd - ha messo in guardia - che noi non abbiamo mai messo in discussione la liceità e la regolarità delle gare d'appalto da loro gestite nel corso degli anni. Né ci siamo peritati di andare a vedere quali e quante parentele ci fossero nelle cooperative, nelle società, nelle aggregazioni spontanee che trovano alloggio nelle case di quartiere, a palazzo Guerrieri, nell'ex convento Santa Chiara o in altri luoghi della città. Riteniamo che quelle attività siano attività condivisibili e continuiamo a sostenerle con estrema convinzione, non ponendoci neanche il problema di verificare se là in mezzo, tra gli operatori di queste strutture, c'è qualche parente, qualche moglie, qualche amico, qualche fidanzata e cose di questo genere».

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