Il concerto dell'uno maggio a Taranto si farà anche quest'anno: c'è l'annuncio

L'edizione 2023 del Primo Maggio a Taranto
L'edizione 2023 del Primo Maggio a Taranto
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Venerdì 29 Marzo 2024, 17:57

«Preparatevi a riempire il parco archeologico più vivo e libero d'Italia». Con un post sui social gli organizzatori annunciano che si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il concertone dell'Uno Maggio libero e pensante di Taranto nell'area del parco archeologico delle mura greche. Una iniziativa del Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti, del quale fanno parte anche ex operai dell'Ilva, per la direzione artistica di Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci. Anche l'attore e regista tarantino Riondino, autore del film Palazzina Laf sul primo caso accertato di mobbing in una grande industria, ha confermato che il concertone si farà con un post in cui scrive: "Ma secondo voi davvero ce ne stavamo tutti a casa?".

Non è l'ultimo capitolo

L'edizione del 2023 fu condizionata dalla forte pioggia che trasformò l'area del concerto in un pantano e costrinse gli organizzatori a interrompere l'evento nel parco archeologico e a proseguire, a pagamento, nella struttura dello spazioporto, solo per un numero ristretto di persone.

Si esibirono gli artisti che a causa della pioggia non erano riusciti a salire sul palco principale: Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Ron, Marlene Kuntz, La Rappresentante di Lista, Studio Murena, Willie Peyote e Vasco Brondi, accompagnati dalla Uno Maggio Orchestra. A causa delle critiche piovute sui social, Diodato fece intendere che la storia di Uno Maggio Taranto poteva essere anche arrivata all'ultimo capitolo. "Non so - si sfogò l'artista - se ci sarà un altro Uno Maggio Taranto. Non so se avremo la forza di rialzarci ancora una volta". Ora è arrivato l'atteso annuncio: "Stiamo tornando" è la scritta che campeggia sul post del Comitato. Il concertone libero e pensante nel corso degli anni ha raccontato non solo la vertenza Taranto, a partire dalla questione spinosa del siderurgico, ma è diventato megafono per tante realtà in lotta. Tra musica e denuncia. 

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