Santa Teresa in bilico: pronta la nomina del nuovo amministratore

Santa Teresa in bilico: pronta la nomina del nuovo amministratore
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Martedì 27 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:55

La questione Santa Teresa si risolverà, con ogni probabilità, domani ad ora di pranzo. A dare data ed orario è il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli: «Mercoledì il collegio sindacale – ha spiegato – convocherà l’assemblea per provvedere alla nomina del nuovo amministratore». L’orario indicativo, è per le 12.30. Il nome, però, non sarebbe ancora stato scelto perché l’ente di via Annibale de Leo dovrà fare le valutazioni del caso. La procedura per la ricerca del nuovo amministratore unico era stata lanciata il 31 maggio scorso con scadenza dei termini lo scorso 15 giugno. 

Il nuovo amministratore


Il nuovo amministratore andrà a succedere a Giuseppe Marchionna, dimissionario ed ora sindaco di Brindisi.

Durante la campagna elettorale, e poi dopo il voto, il tema Santa Teresa è stato al centro di un’aspra polemica politica, a partire dalla questione (sollevata in primo luogo da Pasquale Luperti) delle 18 promozioni decise per la partecipata dalla Provincia: sabato scorso Marchionna ha optato per revocare la determina dopo che Matarrelli aveva chiesto al primo cittadino brindisino di prendere una decisione sull’argomento, per poi procedere con la nomina del nuovo amministratore. Nel complesso, uno dei principali nodi del contendere è la mancanza di trasferimenti dallo Stato alle Province dopo l’entrata in vigore della riforma Delrio nel 2014, che ha anche provocato l’erosione del tesoretto che era a disposizione della stessa Santa Teresa, tanto che nella sua recente conferenza stampa Matarrelli aveva chiesto un intervento in aiuto da parte dello stato. 

La polemica

Di contro, sulla questione della gestione della partecipata gli esponenti della maggioranza hanno fatto quadrato a sostegno del neo-sindaco, chiamando in causa il numero uno della Provincia ed il presidente della Regione Michele Emiliano come possibile interlocutore istituzionale che possa correre in soccorso. In generale, comunque, la situazione della Santa Teresa richiede particolare attenzione dal punto di vista finanziario. Nel recente tavolo tecnico tra la società e l’ente di via Annibale de Leo, l’unico risultato è stato il riconoscimento come afferenti al 2022 di ulteriori 56mila euro di fatture emesse dalla società, cosa che ha portato il disallineamento dei conti a circa 300mila euro. Una cifra che sarà “spalmata” su cinque anni, secondo quanto previsto dal decreto Milleproroghe. La Santa Teresa è, in buona sostanza, la “società multiservizi” della Provincia, nata alla fine del 2005. Come detto, il capitale è nelle mani al 100 percento dell’ente di via Annibale de Leo: nello statuto, si spiega che lo scopo sociale è “la prestazione di tutti i servizi strumentali all’attività della Provincia di Brindisi, nessuno escluso, nonché nei casi consentiti dalla legge, lo svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di competenza della stessa, con il modello dell’in house providing”. 

I servizi

Tra le sue aree di attività ci sono quelle relative all’assistenza del mercato del lavoro ed al controllo degli impianti termici. Tra gli incarichi previsti per la partecipata, anche quello relativo al recupero ed alla cura della fauna selvatica ma svolge anche alcune opere di manutenzione, in particolare quella delle strade provinciali e del verde pubblico provinciale. A questo si aggiungono le mansioni legate strettamente al funzionamento dei luoghi delle istituzioni, come quella di “portineria ed uscierato”, “pulizie degli immobili provinciali” ed ancora il supporto amministrativo agli uffici provinciali.

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