Brindisi, rifiuta di sottoporsi all'etilometro mentre è a casa: il giudice gli dà ragione

Brindisi, rifiuta di sottoporsi all'etilometro mentre è a casa: il giudice gli dà ragione
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Lunedì 28 Marzo 2022, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 21:09

Fece bene a rifiutare di sottoporsi all'alcoltest, il suo rifiuto fu del tutto legittimo. È quanto ha stabilito il Giudice di Pace di Brindisi, Maria Romanazzi, sul ricorso presentato dall'avvocato Angelo Di Mitri del Foro di Brindisi nell'interesse di un automobilista residente a San Michele Salentino, in provincia di Brindisi.

La vicenda

Il 30 marzo 2019, un 51enne fu indicato da alcuni suoi concittadini quale autore di manovre automobilistiche spericolate e pericolose nel centro abitato. I testimoni si rivolsero alle forze dell'ordine e sentenziarono senza dubbio alcuno: quel conducente era sicuramente ubriaco. La presunta spericolatezza si era verificata fra le 12 e le 12.40, prima di pranzo. Il 51enne, probabilmente ignaro delle attenzioni destate, si presentò a casa dei suoi dove poi avrebbe effettivamente pranzato in compagnia dei suoi cari. Successivamente suonarono al citofono, chiedendo all'uomo di sottoporsi all'etilometro

Il destinatario della visita dei militari oppose un netto rifiuto, anche perché in quel momento non stava guidando alcunché, si trovava tranquillamente a casa propria e, siccome aveva appena pranzato, aveva altrettanto tranquillamente e lecitamente potuto pasteggiare anche con qualche bicchiere di vino, di birra o di qualunque altra bevanda alcolica. Fatto sta che l'inquilino fu portato in caserma e nei suoi confronti si procedette con una denuncia proprio per rifiuto dell'alcol test, con tanto di ritiro della patente.

Una denuncia che sfociò in seguito in un decreto penale di condanna con pena sospesa che la difesa ritenne di non opporre.

L'esito giudiziario

Ben diversa la questione civile che nacque da quel caso, obiettivamente singolare. Nel ricorso al giudice di pace l'avvocato di Mitri spiegò quali fossero le ragioni in forza delle quali quell'accertamento dovesse ritenersi irrituale e dunque illegittimo. A norma di legge, si può esigere un controllo con etilometro o in ospedale soltanto qualora si sorprenda il conducente alla guida e nell'immediatezza dei fatti. Una tesi difensiva sposata appieno dalla giudice onoraria, che ha annullato il verbale impugnato e, nell'eliminare la sanzione pecuniaria, ha anche disposto la restituzione della patente all'interessato.

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