Playground, l'opera incompiuta: il Comune cerca sponsor per terminare il progetto dei tre campi di basket

Playground, l'opera incompiuta: il Comune cerca sponsor per terminare il progetto dei tre campi di basket
di ​Francesco TRINCHERA
4 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Febbraio 2024, 07:55

L'aumento dei costi per la realizzazione dei playground in città spinge il Comune di Brindisi a chiamare in causa degli sponsor per completare le aree dedicate al basket all’aperto. 
Con una delibera di giunta, infatti, è arrivato il via libera di Palazzo di Città alla ricerca di offerte per il completamento dei campetti realizzati in tre quartieri di Brindisi (Minnuta, La Rosa, Perrino), dopo aver approvato un avviso pubblico che sarà pubblicato a breve.


Quello dei campi di basket all’aperto è un progetto pensato dalla precedente amministrazione per dotare la città di spazi destinati a sport e socializzazione, prendendo in prestito quella che è la tradizione dei playground americani.

Un iter che però, dice la stessa delibera, ha subito una serie di cambiamenti nel corso del tempo: in principio si parlava di cinque playground, comprendendo anche una struttura al quartiere Commenda ed uno al quartiere Sant’Elia, dopo aver demolito un edificio diroccato che era stato confiscato alla criminalità organizzata.

Aumento dei costi


A causa dell’aumento dei costi dei materiali, però, la somma stanziata di 150mila euro “non era sufficiente per la realizzazione di tutti i cinque playground previsti” mentre per quello della Commenda si sarebbe dovuta anche ottenere la disponibilità da Arca Nord Salento, proprietaria del terreno. 
Quindi, c’è stata la necessità di un cambiamento, destinando la somma di 168mila euro ai tre playground elencati, realizzati rispettivamente in via del Lavoro (Minnuta), via Crati (Perrino) e tra via degli Aceri e via delle Ortensie (La Rosa).

Lavori fermi: ecco cosa è successo 


Durante l’esecuzione dei lavori, però, sono sorte altre difficoltà: secondo il documento, “il progetto approvato non prevedeva le intervenute necessarie ed indispensabili opere per la buona realizzazione dei lavori”. In particolare, i principali problemi riguardano le dimensioni ridotte dei campi di gioco, la mancata previsione di scavo e fondazione per la posa dei cordoli stradali, quella di bonifica del piano di posa delle strutture, quella dell’uso del “conglomerato bituminoso bjnder” da usare per il piano di gioco e quella di opere varie ed accessorie. 
Anche per la particolare situazione economica dell’ente di piazza Matteotti, perciò, è stato deciso di realizzare un avviso di sponsorizzazione, “da destinare all’acquisito di giochi e/o arredi urbani e/o lavori a complemento per le aree gioco all’aperto”. 
La bozza di avviso pubblico allegata alla delibera prevede sia una sponsorizzazione di natura tecnica, con la possibilità di fornire beni, erogare servizi e l’esecuzione di lavori a carico dello sponsor, sia di “coprire l’interezza o anche soltanto una parte dei costi dell’iniziativa o di singole forniture di giochi e/o arredi”. 


Non saranno accettate sponsorizzazioni in contrasto con le leggi in vigore, così come quelle incompatibili con l’attività istituzionale del Comune. Sarà poi il responsabile del procedimento (Giovanni Danese) a selezionare le proposte tra quelle che arriveranno nei tempi indicati dal bando, una volta che questo sarà pubblicato. 
L’amministrazione comunale, in ogni caso, si dà 30 giorni di tempo per valutare le proposte una volta che queste saranno arrivate. 
I possibili sponsor sono operatori economici, singoli ed associati, istituzioni e singoli professionisti. Una situazione, quindi, che sembra sbloccarsi: nelle scorse settimane alcuni cittadini delle aree interessate, come il Comitato di quartiere della Minnuta, avevano posto l’accento sul fatto che i lavori fossero stati, di fatto, interrotti per diverso tempo senza aver completato i campetti, soprattutto per quel che riguarda gli arredi urbani previsti. Così come avevano messo in risalto alcune problematiche come quelle legate alla sicurezza per il transito delle auto nei pressi della struttura, con il pericolo di travolgere i giocatori di basket all’inseguimento della palla a cinque spicchi uscita dal campo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA