Pochi posti in teatro al concerto jazz. Ressa all'ingresso ela star Galliano concede due spettacoli

Richard Galliano
Richard Galliano
di Mimmo TARDIO
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Giovedì 7 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:39

Ci sono storie belle che a raccontarle ti dici dentro che poi le tante baggianate sui divi, attori o grandi musicisti spesso dipinti come profittatori, attenti al successo o ai soldi e basta, sono solo appunto baggianate. Vedete quel che è successo nella prima serata del “Francavilla è jazz”, martedì 5 settembre 2023, la rassegna che riscuote sempre piu’ successo, di pubblico e su grandi testate giornalistiche.

Lo spostamento dell'esibizione

Richard Galliano, una star mondiale nel suo campo, grandissimo fisarmonicista francese di musica jazz, di origine italiana ed il suo New York Tango Trio erano chiamati ad aprire questo intrigante festival. 
Appena arrivato al Cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana, dove era stata prevista la loro esibizione, si sono accorti che una calca di 500/600 persone premeva, talvolta urlava o minacciava di voler entrare a sentirli. Tensione, spintoni, e l’intervento delle forze dell’ordine, per placare gli animi. Era successo che gli organizzatori, costretti dal maltempo annunciato, avevano dirottato il concerto dalla immensa Piazza Giovanni XXIII a quel Teatro, dotato solo di 500 posti.

Il “regalo” dell'artista

Chi aveva saputo in tempo dai social dello spostamento si era precipitato già molto prima a prendere i posti, gli altri erano purtroppo restati fuori. A rumoreggiare e magari ad immaginare, si sa come siamo fatti, che fossero entrati “i soliti”, “i raccomandati”. Allora questo straordinario musicista, che oltre a sfoderare un bellissimo sorriso promana dal suo bel faccione una bonomia rassicurante, ha subito detto al pubblico “ritardatario”: «Non vi preoccupate, facciamo due concerti, uno per chi sta dentro già e l’altro per voi, che entrate alla fine del primo». E così è stato.

I rischi per la sicurezza

Era corsa voce, tra l’altro, dai volti e dalle parole concitate degli addetti alla sicurezza del festival, che le cose potevano precipitare all’ingresso del teatro, ma così non è stato, grazie ad un gesto nobile, lungimirante che pur mantenendo una qualità e tempi giusti per regalare grande musica, ha disinnescato tensioni pericolose ed ha dimostrato che a volte basta il buon senso, oltre ad un grande cuore. E a dirla tutta non è che a memoria di tanti, in occasioni analoghe, con altri artisti anche importanti sia successa la stessa cosa.

Anzi.

Il secondo concerto e gli altri appuntamenti

E che poi, si dice, la seconda serata, sia risultata ancora più bella e con musiche diverse rispetto alla prima poco ci interessa. Ieri sera invece gran bella serata, più raccolta e più intima, in quel bellissimo, piccolo scrigno che è Piazzetta San Marco, dove poi di fatto è nata “Francavilla è jazz”. Un ritorno che sa anche di festeggiamento per il bel traguardo deo 10 anni della rassegna. Son tanti… Qui una straordinaria cantante, dalla voce davvero bellissima e suggestiva, Lina Manosperti, ha reinterpretato le canzoni della indimenticabile e sfortunata Mia Martini, offrendone una versione davvero commovente e sentita. Questa è la bella musica, che ti può anche offrire, tra l’altro, oltre a riletture di leggende della nostra canzone anche una serata nella quale la grande musica di Astor Piazzolla, com’è stato con Richard Galliano ed i suoi musicisti è servita non solo a donare quelle piccole, belle felicità che il grande jazz e la grande musica in genere regalano a chi le ama, ma anche a ricordarci che “la musica è pace”.

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