Sly e Frank jr cittadini onorari: Da Gioia partì nonno Stallone. L'attore: «Mi rendete orgoglioso»

Sly e Frank jr cittadini onorari: Da Gioia partì nonno Stallone. L'attore: «Mi rendete orgoglioso»
di Paolo MELCHIORRE
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Giovedì 7 Settembre 2023, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 09:21

Sono arrivati in piazza a bordo di un enorme van nero, forse dopo aver fatto anche un pensierino a una piccola passeggiata che però la presenza ingombrante di una moltitudine di gente ha fatto subito dimenticare. Un’intera cittadina ha abbracciato così il “suo” Rocky, all’anagrafe Sylvester Stallone, arrivato con tutta la famiglia (moglie e tre figlie), e il fratello Frank jr, noto compositore e musicista, che ha dedicato al pubblico alcuni brani di Frank Sinatra. 


Folla in delirio ieri sera in piazza Plebiscito a Gioia del colle e nelle stradine adiacenti per il conferimento delle cittadinanze onorarie al mito del cinema americano e a suo fratello, decisione adottata ufficialmente 24 ore prima dal consiglio comunale per le radici gioiesi dei loro antenati. 
L’entusiasmo della folla è diventato quasi incontenibile quando “Rocky”, ringraziando dal palco, ha mostrato la chiave del negozio di barbiere che nonno Silvestro, gioiese doc, gestiva prima di emigrare negli Stati Uniti.

Poco prima la family Stallone aveva fatto un breve giro in piazza XX Settembre, proprio lì dove il capostipite aveva svolto per anni la sua attività. 

 

Il discorso di Sly: «Mio nonno è partito da qui»


«Sono orgoglioso di essere in questa città – ha detto Sylvester Stallone – mio nonno ha avuto il coraggio di intraprendere quel viaggio ma prima è stato qui, e per questo oggi sono qui con la mia famiglia. Voglio dirvi una cosa – ha aggiunto rivolgendosi alla gente che lo acclamava – vi amo e continuate a combattere». 
A Sylvester e Frank jr l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Mastrangelo, ha consegnato una pergamena e una medaglia recante l’effigie della storica Arma universitas Ioe, mentre la consorte e le tre figlie di “Sly”, come negli Stati Uniti viene da sempre soprannominato Sylvester, sono state letteralmente inondate di omaggi floreali. In prima fila per lo storico evento anche alcuni parenti gioiesi dei due artisti statunitensi: una pro-cugina, Teresa Stallone, con i due figli Maurizio ed Elvira, tutti e tre emozionatissimo. Nessuno di loro aveva mai conosciuto dal vivo Sylvester, mentre Teresa ricordava che un Frank jr non ancora trentenne ma già avviato alla carriera musicale, più o meno quarant’anni fa, le fece visita a Gioia del Colle: «Ricordo solo – dice scavando nei ricordi – che quando arrivò era stanchissimo e si addormentò sul divano».

 

Le immagini pugliese nella serie su Sky


La sensazione ieri sera, in mezzo alla folla gioiosa che scandiva «Rocky, Rocky», era che la gente di questa cittadina murgiana attendesse questo momento da una vita. E che fosse ricambiata: dopo l’anteprima voluta da Sylvester di far suonare alla Banda piccola di Gioia del Colle gli inni nazionali di Italia e Stati Uniti, l’abbraccio ai membri più illustri della famiglia Stallone è arrivato dalla Puglia intera. Sul palco, infatti, c’era anche il governatore Michele Emiliano (accolto da qualche fischio all’inizio del suo breve intervento), insieme ad Antonio Parente, direttore dell’Apulia Film Commission, partner dell’evento. Del resto, prima ancora che i fratelli Stallone salissero sul palco, è stato annunciato che alcuni momenti della cerimonia di ieri sera saranno inseriti nella seconda stagione dell’ormai celebre serie “The family Stallone”, in onda su Sky, che vedrà anche alcune puntate girate in Puglia, probabilmente in valle d’Itria. 
«La Puglia vi accoglie come figli prediletti», ha detto Emiliano ricordando che «questa è gente che si è sempre sacrificata interpretando la vita in modo da avere la capacità di vincere le sfide. Bentornati a casa!», ha concluso il presidente della Regione. «Non avete mai rinnegato le vostre radici – ha ricordato da parte sua il sindaco Mastrangelo rivolgendosi ai fratelli Stallone – e questo legame non si è mai spezzato nonostante ci divida l’Oceano. Avete superato qualsiasi ostacolo per realizzare un sogno». Le ultime battute dal palco sono state riservate a Sly, che ha ringraziato la città. «Per noi è un grande onore, ci rendete orgogliosi. Speriamo di riuscire a rendervi orgogliosi anche noi». 
E mentre Sylvester e Frank jr Stallone, insieme alla famiglia di Sly, si infilavano nuovamente nel van con il quale avevano raggiunto la piazza tra due ali di folla, l’ultimo abbraccio della cittadina ai due artisti è arrivato dal palco con le note di “Caruso” intonate al piano da Mario Rosini e la sua band. Quel ritornello “Te voglio bene assaje” ripetuto più volte quasi a squarciagola dal musicista gioiese è sembrato interpretare nel miglior modo possibile il sentimento che la gente di Gioia del Colle nutre nei confronti della famiglia Stallone, pur divisi da migliaia di chilometri. Ma quel drone che ha sorvolato più volte la piazza riprendendo la gente che osannava i due americani è sembrato avvicinare quasi inconsapevolmente due mondi tanto lontani e diversi.

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