Brindisi esclusa dalla ricerca sulla fusione nucleare: la Regione ricorre al Tar

La Cittadella della ricerca
La Cittadella della ricerca
1 Minuto di Lettura
Lunedì 7 Maggio 2018, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 19:28
«Notificato il ricorso della Regione Puglia contro la scelta del sito di Frascati al posto del più titolato di Brindisi - Cittadella della ricerca - per ospitare l'esperimento sulla fusione nucleare, il più grande esperimento in corso in materia di produzione energetica pulita, finalizzato a verificare la possibilità di mettere il sole in una bottiglia». Lo comunica il presidente della Commissione al bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati.  «Così come annunciato nel corso dell'audizione (23 aprile scorso) in I Commissione del direttore del dipartimento sviluppo economico, Domenico Laforgia e del coordinatore dell'Avvocatura regionale, Rossana Lanza, la Regione Puglia - ricorda Amati – ha impugnato dinanzi al TAR Lazio gli atti di approvazione della graduatoria finale di individuazione del sito per ospitare l'esperimento DTT (Divertor Tokamak Test)».
«La Commissione esaminatrice aveva scelto il sito Enea di Frascati e non quello della Cittadella della ricerca di Brindisi, nonostante sull'offerta tecnica e sugli ulteriori requisiti la proposta della Regione Puglia - evidenzia Amati - fosse ben più vantaggiosa. I motivi del ricorso attengono a numerose carenza di requisiti amministrativi rilevati a carico della proposta presentata dalla Regione Lazio, ad un'erronea valutazione del valore economico degli immobili esistenti nel centro di ricerca di Frascati e alla mancanza di neutralità e terzietà della Commissione di valutazione, essendo composta da dipendenti dello stesso centro di ricerche aggiudicatario nonché autori del progetto posto in gara».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA