Ancora una multa annullata dal giudice di pace di Brindisi per il superamento dei limiti di velocità lungo la Statale 7. Ed anche questa volta a favore del ricorrente ha giocato il fatto che la segnaletica prevista per legge per avvertire della presenza dell’autovelox non era a norma.
Insomma, il cartello mobile posizionato a distanza non era ben visibile agli automobilisti. Per la verità sono diverse le multe che negli anni i giudici di pace di Brindisi hanno annullato sempre per lo stesso motivo. E nonostante ciò il comune di Mesagne non ha mai provveduto a cambiare la segnaletica verticale che avverte l’automobilista della presenza dell’autovelox ad almeno 250 metri.
La sentenza
Il giudice nella sentenza ha, inoltre, fatto notare che “la Pubblica amministrazione deve assolvere il compito di dimostrare la legittimità dell’accertamento”.
«Mi preme precisare che il cartello mobile con l’indicazione della presenza dell’autovelox è posto ad oltre 250 metri dalla presenza dello stesso – ha spiegato Antonio Ciracì, comandante facente funzione della polizia locale di Mesagne. «In quest’ultimo caso il giudice di pace non ha riconosciuto le nostre deduzioni avanzate in merito alla multa elevata all’automobilista. La statale 7 è una strada molto pericolosa e la deterrenza dell’autovelox è importante. In ogni modo ci attiveremo subito per predisporre l’installazione della segnaletica verticale a postazione fissa ed entro i limiti previsti per legge».
Ed a proposito di annullamento di multe elevate con l’ausilio dell’autovelox è ancora vivo il ricordo del luglio del 2022, quando l’auto della polizia locale in servizio di autovelox sulla statale 7 aveva costantemente il portellone aperto. Secondo gli automobilisti per nascondere la livrea del mezzo, secondo i vigili per fare circolare meglio l’aria a causa del forte caldo estivo. Il giudice di pace annullò le multe e diede ragione agli automobilisti.