Gli occhi della tigre, la fame di un lupo. Se c’è un calciatore che incarna alla perfezione la stagione del Brindisi, non può che essere Alex Sirri. Duro, sfacciato, vincente. Leader in campo e nello spogliatoio, punto di riferimento per i compagni e autore di gol decisivi e pesantissimi: l’ultimo alla Cavese per l’1-0 che ha permesso agli adriatici di agganciare proprio in vetta i campani due settimane fa. Quattro, in tutto, i centri stagionali, anche nell’1-1 al Casarano, l’1-0 alla Nocerina e il 2-1 in casa della Puteolana.
Fu il primo acquisto la scorsa estate e lo stesso difensore lo rimarca con orgoglio sui propri social: «Sono arrivato qui per primo e in punta di piedi, ammetto che avevo mille domande e non sapevo se stessi facendo la scelta giusta. Era un cantiere aperto e avevo una grande responsabilità. Abbiamo creato un gruppo pazzesco, fatto prima di uomini e poi di grandi calciatori. Anche nei momenti difficili, e tutti sappiamo quanti e quali, non abbiamo mollato e ci siamo rimboccati le maniche per coronare il sogno di una tifoseria e una città che meritavano da tempo tutto questo».
La lettera
La lettera del numero 23 biancazzurro, poi, si chiude con parole che alimentano l’entusiasmo di una città che sogna in grande: «Ce l’abbiamo fatta contro ogni pronostico e contro ogni vento sfavorevole.
«Sono orgoglioso perché molti miei compagni mi hanno confessato che quando hanno visto il mio arrivo a Brindisi hanno accettato anche loro - ha rivelato nel dopo gara in Calabria ai microfoni di Antenna Sud, sul manto erboso - e quindi avevo maggiore responsabilità ma sono contentissimo di come sia andata questa stagione». E poi una dedica speciale. Perché dietro un corpo tatuato e un fare da duro, c’è anche un cuore immenso. «Esattamente un anno fa - ha detto domenica - è andato via il mio miglior amico. È come se oggi fosse qui con me, questa grande vittoria la dedico a lui». Per parlare di futuro ci sarà tempo, ma il Brindisi sa di avere in Sirri una colonna portante del proprio progetto. E che la categoria la conosce benissimo, essendo già stato un professionista di tutto rispetto: 51 presenze nel girone A di Serie C, 17 in quello B e 48 in quello C, ma anche 86 presenze nella Lega Pro 2. Insomma, uno che sa come si fa. E a questo punto anche come si vince. Sirri e il Brindisi, un patto per la storia.