I funerali di Dario, il bambino morto in spiaggia durante il campus. Le lettere dei compagni: «Eri un buon amico, ci mancherai»

I funerali di Dario, il bambino morto in spiaggia durante il campus. Le lettere dei compagni: «Eri un buon amico, ci mancherai»
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Giovedì 13 Luglio 2023, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 16:08

«Spero che nostro figlio impari dagli angeli. Grazie a tutti». In piedi davanti all'altare, stretti in un abbraccio con la voce che singhiozza per il dolore. Sono i genitori del bambino di sei anni morto lo scorso 5 luglio mentre era in spiaggia a Margherita di Savoia nel nord Barese, a pronunciare queste parole nel corso del funerale che si è svolto questa mattina nella cattedrale dedicata a San Sabino a Canosa di Puglia (Barletta - Andria - Trani). Padre e madre hanno voluto ringraziare chi è stato loro vicino dopo la morte del figlio. «Dario continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando stavamo assieme», ha detto una delle sue insegnanti di scuola. In chiesa, accanto ai genitori e alla nonna, c'erano anche i compagni di scuola del bambino: due di loro hanno portato un pupazzo di Spiderman e un orsacchiotto in peluche che sono stati posati sulla bara bianca assieme a tanti bigliettini e disegni. Sui banchi è stato lasciato un foglio su cui sono stati stampati la foto del bimbo con il grembiule e i pensieri delle maestre e della sua classe.

Il ricordo dei compagni di scuola 

«Caro compagno di scuola - si legge - diligente, distinto nel comportamento, sfoglio una pagina del tuo quaderno e vedo una scrittura chiara e matura.

Bravo amico e sincero, ti abbraccio e nel tuo amore spero». A officiare la cerimonia funebre secondo il rito ortodosso, padre Ioan Diaconu e don felice Bacco. Sull'altare, la foto del bimbo e accanto la kòlliva, preparato solo in occasione di questa ricorrenza. Si tratta di un impasto a base di grano saraceno, zucchero, uvetta, noci e mandorle. «Ci siamo stretti attorno al dolore della famiglia ricordando che, come diceva Dostoevskij, nel dolore la verità si fa più chiara», ha dichiarato don Felice evidenziando l'importanza «della vicinanza alla famiglia a cui non vanno dette parole. Bisogna essere presenti, in silenzio».

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