“Spaccate” e baby gang, intervista al questore Signer: «In arrivo più poliziotti ma bisogna denunciare»

«Siamo sul territorio, ma i controlli non bastano: una chiamata alle forze dell’ordine può aiutarci a contrastare i reati»

“Spaccate” e baby gang, intervista al questore Signer: «In arrivo più poliziotti ma bisogna denunciare»
di Elga MONTANI
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:56

Bari sembra essere diventata una città insicura. Almeno stando alle notizie che racconta la cronaca. Solo nella nottata tra lunedì e martedì ci sono stati 7-8 tentativi di spaccata, e un furto con spaccata andato a segno.
La scorsa settimana gli episodi, sempre di spaccate, erano stati almeno 5. Senza dimenticare gli atti vandalici e tutti quegli episodi di aggressione di minori contro minori che ormai stanno diventando all’ordine del giorno. Il questore Giovanni Signer, subentrato a Bisogno lo scorso novembre, delinea il quadro della situazione.


Questore Signer, le spaccate sono tornate dopo mesi di calma e solo due giorni fa sono stati diversi gli episodi. Cosa può dirci al riguardo?
«In questi giorni è normale che sia stato dato risalto al fenomeno spaccate, considerati anche gli episodi registrati qualche sera fa. È un dato che non è possibile assolutamente nascondere, ma quanto accaduto nella notte tra martedì e mercoledì è comunque una serie di episodi diversi da quelli accaduti la scorsa settimana. In questo caso parliamo di tentativi di furto, perché l’autore (o gli autori) non sono riusciti a forzare delle semplici vetrate. Con ogni probabilità in questo caso parliamo di un gesto di un “balordo”. Su questa cosa sono convinto che a giorni riusciremo ad avere qualche novità. Ricordiamoci però che noi non possiamo arrestare un soggetto per questo, ma solo segnalarlo all’autorità giudiziaria. Per cui, rimanendo libero, può tornare a mettere in atto comportamenti simili. Non abbiamo grossi strumenti preventivi in questo campo. Fermo restando che è necessario vedere se i titolari degli esercizi colpiti dai tentati furti hanno sporto querela o meno. Per quanto riguarda, invece, gli autori delle precedenti spaccate posso dire che li abbiamo segnalati all’autorità giudiziaria, uno di loro essendo irregolare è al Cpr»
Capitoli minori e violenza. Dallo scorso anno diverse sono state le segnalazioni di episodi di aggressioni che vedono protagonisti minori. Ci sono stati progressi sulla questione?
«Per quanto riguarda l’annoso problema delle baby gang sicuramente c’è un problema di violenza giovanile da tenere in considerazione.

Da parte mia, per quanto riguarda gli episodi verificatisi al parco Rossani e in centro a Bari, posso dire che abbiamo segnalato all’autorità giudiziaria un gruppo di minori. Questi ragazzi hanno ammesso i fatti a loro addebitati e hanno anche indicato altri membri di cui non eravamo neanche a conoscenza».


Questi episodi non fanno che accentuare la percezione di insicurezza dei cittadini. Bari è davvero una città poco sicura?
«Sono parte in causa ed è normale che cerchi di dare messaggi rassicuranti. Ma posso dire, ad esempio, che nella notte tra martedì e mercoledì eravamo di pattuglia in centro e la nostra volante, alle 3 di notte, ha arrestato un rapinatore, colto in flagrante. Ora speriamo che il procuratore autorizzi il comunicato stampa così da poter dare maggiori indicazioni. Questo, comunque, è per dire che la nostra attività c’è ed è costante su tutto il territorio».
Un capitolo a parte merita la questione legata al fatto che spesso i cittadini decidono di non denunciare. Quanto incide una mancata denuncia sul lavoro delle forze dell’ordine?
«Al momento dico di segnalare qualunque cosa sia al di fuori dell’ordinario. Se non arrivano le segnalazioni da parte dei cittadini per noi diventa complicato. Crede che sia davvero possibile che nessuno si sia accorto di nulla l’altra notte quando ci sono stati 7-8 tentativi di spaccata? Possibile che nessuno abbia sentito nulla, e che nessuno abbia pensato di fare una telefonata al 112 o al 113? Se sono al parco e vede un gruppo di ragazzi “piuttosto vivaci” non devo aspettare che arrivino a picchiare qualcuno, ma devo segnalare la loro presenza. I cittadini dovrebbero essere i primi a “controllare” il territorio in cui vivono. Le eventuali denunce non fatte penalizzano non solo noi, ma tutta la comunità. Un soggetto che non subisce una condanna è poi libero di continuare a commettere gli stessi reati».
Cosa si può fare per migliorare la situazione che non si stia già facendo da parte vostra?
«Ci stiamo impegnando per aumentare la nostra presenza all’interno dei reparti di Pronto Soccorso. Oltre a cercare, ottimizzando le risorse in nostro possesso, di aumentare la nostra efficacia operativa. I nostri organici, comunque, dovrebbero aumentare a breve, perché ci saranno assegnazioni di poliziotti su Bari». 

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