Spaccate al ristorante e al negozio di sport, ma lasciano le impronte: arrestati in tre

I furti risalgono a febbraio e marzo dello scorso anno

Spaccate al ristorante e al negozio di sport, ma lasciano le impronte: arrestati in tre
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 12:06

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 3 soggetti stranieri, originari del Nord Africa, a carico dei quali sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza per due episodi di “spaccate” ai danni di altrettanti esercizi commerciali del centro città. A seguito del mandato di arresto, due sono finiti in carcere mentre uno è ricercato.

Un ricercato

Dei 3 indagati, già noti alle forze dell’ordine, 2 sono stati raggiunti presso le case circondariali di Bari e Lucera, ove sono attualmente detenuti per altra causa, mentre il terzo, senza fissa dimora, come i propri complici, è attivamente ricercato su tutto il territorio nazionale al fine di evitare che possa reiterare reati della stessa specie o sottrarsi alla giustizia.

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Il fenomeno delle "spaccate"

Il fenomeno delle "spaccate" è particolarmente avvertito nel centro cittadino, teatro nelle ultime settimane di una serie di colpi perpetrati nell’arco serale e notturno ai danni di ristoranti, negozi di abbigliamento, bar, parrucchieri, “colpevoli” solo di avere delle vetrate su strada prontamente accessibili ai malintenzionati.

Le indagini hanno permesso di ricostruire con dovizia di particolari le dinamiche di 2 episodi accaduti la sera del 28 febbraio 2022 e la notte del successivo 17 marzo ai danni di un ristorante e di un negozio di abbigliamento.

Nel primo sono state portate via derrate alimentari e la somma contante di 1.600 euro, fondo cassa e ricavato dei camerieri sotto forma di mance; nel secondo invece alcuni articoli di abbigliamento e la somma contante di 310 € circa, costituente fondo cassa.

Le indagini

Su entrambe le scene del crimine, i militari rinvennero sia impronte digitali che tracce, poi rivelatesi utili per identificare almeno uno degli autori. Successivamente, il lavoro dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari Centro ha permesso di cristallizzare la presenza degli indagati sul luogo dei fatti - reato tramite l’analisi dei sistemi di videosorveglianza privata presenti nello stesso ristorante derubato e, nel secondo caso, negli esercizi commerciali limitrofi. Dalla visione dei filmati, in particolare, si poteva notare come il furto del 28 febbraio fosse stato perpetrato da uno solo degli indagati, il quale, utilizzando un tubo in ferro, si era creato in pochi minuti un varco nella vetrata da cui introdursi nell’esercizio commerciale, trafugare il possibile, e darsi rapidamente alla fuga a piedi, non senza però lasciare dietro di sé una impronta indispensabile per confermarne l’identità. Il furto del 17 marzo, invece, è stato perpetrato da tutti e 3 gli indagati, i quali, utilizzando un’asta in ferro e coprendosi le spalle a vicenda, con calma e circospezione, si erano creati un varco nella vetrata per accedere nell’esercizio commerciale e asportare quanto possibile. Anche in questo caso, però, la tensione li aveva traditi e, oltre ad essere inquadrati più volte dalle telecamere presenti in zona, avevano lasciato delle impronte digitali.

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