La fogna scarica in mare dopo il diluvio: a Pane e pomodoro spiaggia transennata

La fogna scarica in mare dopo il diluvio: a Pane e pomodoro spiaggia transennata
di Elga MONTANI
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Domenica 12 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:36

Fine settimana senza bagno nel mare di Pane e Pomodoro. Come già annunciato nella giornata di venerdì, a causa del temporale che ha colpito la città di Bari nella notte precedente, puntuale è arrivato il divieto di balneazione sulla spiaggia comunale. La polizia locale ha provveduto a posizionare delle transenne, collegate tra di loro dal classico nastro rosso e bianco, con alcuni cartelli che indicavano il divieto, in quattro diverse lingue. È la prima volta quest’anno che, a causa della pioggia e dello sversamento in mare della condotta Matteotti, viene disposto tale divieto, ma probabilmente non sarà l’ultima.

La storia infinita

Sono anni che, ormai, la spiaggia di Pane e Pomodoro è tristemente famosa per questa problematica.

E da anni si parla di lavori che dovrebbero limitare, o addirittura eliminare il problema. Ma ad oggi la situazione è ancora problematica. Nel maggio 2017, Aqp aveva presentato un imponente progetto che avrebbe portato al prolungamento della condotta Matteotti. L’obiettivo di tale progetto era la «mitigazione igienica del preesistente scarico di emergenza, consistente nella realizzazione di una condotta sottomarina in prosecuzione della attuale condotta Matteotti, che sfocia in corrispondenza della ringhiera di confine del marciapiede contiguo al lungomare». A gennaio del 2018, sempre Aqp aveva annunciato l’inizio di lavori «per la bonifica della fogna cittadina che eviteranno gli sversamenti a Pane e Pomodoro».

I lavori

Nell’occasione si parlava di un investimento pari a 120 milioni di euro, con i lavori divisi in due appalti: il primo puntava ad eliminare le interferenze dirette tra la fognatura nera e il canale Picone; il secondo aveva l’obiettivo di riparare le reti afferenti al canale Picone. In una nota di Aqp veniva sottolineato che «al termine dei due interventi saranno definitivamente risolti i problemi relativi alla balneabilità della spiaggia di Pane e Pomodoro, compromessa dalla caduta di piogge abbondanti quando in mare si riversano anche liquami provenienti dalle reti di fognatura nera». Lavori che avrebbero dovuto terminare entro il 2023. Successivamente, a maggio del 2019, Aqp annunciava un ulteriore intervento per 125 milioni di euro sulla città di Bari. Anche in questo caso, tra i lavori previsti, si parlava del «superamento delle criticità legate alla balneabilità della spiaggia Pane e Pomodoro», per il quale era stato realizzato un primo intervento, che sarebbe stato seguito da «un secondo intervento, a più ampio respiro, dell’importo di 29 milioni di euro, per un importo complessivo di oltre 31 milioni di euro».

Infine, a gennaio 2020, il consiglio comunale di Bari aveva approvato una variante urbanistica (nonché autorizzato alcuni espropri) attraverso la quale Aqp avrebbe potuto avviare la gara per i lavori di costruzione dell’impianto di sollevamento di una nuova condotta, lunga 2,7 chilometri, e di nuovi collettori fognanti nei quartieri Picone, Carrassi e San Pasquale lunghi più di 4 chilometri. Lavori che, appena terminati, avrebbero dovuto risolvere la questione Pane e Pomodoro. A distanza di altri due anni, forse anche a causa del Covid e del blocco di molti cantieri, sembra di essere ancora al punto di partenza. E di nuovo i baresi si vedono negare la propria spiaggia e il proprio mare.

Vacanzieri coraggiosi: si sono recati in spiaggia

Nonostante il divieto, e nonostante il forte maestrale, ieri mattina qualche coraggioso barese, insieme a qualche turista, era comunque presente. «Non sapevamo del divieto – ci raccontano Massimiliano e Giusy, stesi al sole - anche se avevamo immaginato che ci sarebbe stato, dopo il forte temporale di venerdì. Per fortuna, il mare non è dei migliori a causa del vento, passeremo un’oretta qui anche senza fare il bagno. Non abbiamo visto nessuno avventurarsi in mare nonostante il divieto, anche perché comunque ci sono i bagnini che controllano». Sono due, infatti, i bagnini che sorvegliano la spiaggia. Spesso li si sente fischiare, quando qualcuno si avvicina troppo all’acqua, o qualche bambino si avventura da solo verso le onde. «Per fortuna sembra che chi è in spiaggia oggi sappia del divieto – racconta uno di loro, Francesco –. Qualcuno che prova a farsi il bagno c’è, ma noi siamo pronti a fischiare per avvisare. Se qualcuno entra in acqua e ha bisogno di aiuto, noi siamo costretti a soccorrerlo, nonostante il divieto di balneazione».

Il divieto ha bloccato anche le attività della Scuola Surf presente, con gli istruttori costretti a svolgere solo attività in spiaggia, grazie alla presenza del vento. Arpa dovrebbe avere effettuato dei primi prelievi nella mattinata di ieri, ma prima di lunedì o martedì sarà molto difficile che venga ripristinata la possibilità di entrare in acqua.
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