Giovane morto in moto a Japigia, la Procura: «Non ci fu responsabilità dei carabinieri nell'incidente»

Giovane morto in moto a Japigia, la Procura: «Non ci fu responsabilità dei carabinieri nell'incidente»
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 19:23

Non ci fu alcuna responsabilità dei carabinieri nell’incidente stradale dello scorso giugno che a Japigia provocò il decesso del 27enne Christian Di Gioia, sul cui corteo funebre con inchino mafioso davanti al carcere è in corso un altro procedimento penale. La caduta dalla moto di Di Gioia sarebbe stato causato “esclusivamente” dalla “guida pericolosa” della vittima. Ne è convinta la Procura di Bari che ha chiesto l’archiviazione del procedimento per omicidio stradale a carico di ignoti, escludendo quindi eventuali responsabilità di terzi e, in particolare, dei carabinieri accusati dai parenti della vittima.

L'incidente

L’incidente avvenne la notte del 22 giugno scorso, Di Gioia morì dopo essersi schiantato con la sua moto sul ponte di San Pio a Japigia. Il 27enne voleva sottrarsi ad un controllo ma nel tentativo di accelerare perse il controllo della sua moto. Le indagini si sono basate sulle immagini delle telecamere che non lascerebbero dubbi sulla dinamica. Dopo la morte del 27enne, ci furono anche minacce e gesti intimidatori nei confronti dei carabinieri.

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