Baby gang in azione: due ragazzini pestati per strada

Baby gang in azione: due ragazzini pestati per strada
di Nicola MICCIONE
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Sabato 22 Ottobre 2022, 22:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:55

Baby gang e violenza inaudita: due ragazzini pestati per strada. Eccessi, esuberanze giovanili e violenza. Succede, ancora una volta, a nord di Bari, fra Bitonto e Molfetta, per l’ennesima volta cittadine teatro di fatti violenti. Scene terribili, ma non infrequenti, purtroppo.

Il primo caso

Il primo caso - un’aggressione feroce e inutile, un pestaggio, probabilmente al culmine di un battibecco, per un motivo banale - si è registrato a Bitonto. Il fatto è avvenuto sabato scorso, mentre la città festeggiava i Santi Medici Cosma e Damiano, in via Dante, in centro. Al momento la Polizia locale ha in mano solo le dichiarazioni del ragazzo ferito, di 14 anni, aggredito da due suoi coetanei. Non sono stati trovati, infatti, ulteriori testimoni. Stando ai primi accertamenti, dunque, è probabile che fra i giovani sia nato un diverbio, sfociato in un’aggressione pura a colpi di schiaffi e pugni in pieno volto. Inutile l’intervento di alcuni cittadini e commercianti che hanno provato ad evitare il peggio. Dopo il rapido, quanto brutale pestaggio, i due aggressori si sarebbero allontanati di scatto dalla scena, fuggendo a piedi, mentre gli agenti del locale Comando, giunti sul posto, hanno raccolto le prime informazioni. Il ferito, invece, raggiunto dai suoi genitori, è stato soccorso dagli operatori del 118 i quali hanno riscontrato la frattura del setto nasale. Per questo, è stato trasportato in ospedale, al pronto soccorso del San Paolo di Bari. Al vaglio degli investigatori testimonianze, riscontri e analisi delle videocamere di videosorveglianza della zona.

Il secondo caso

Tre giorni più tardi, martedì, a Molfetta, nella villa comunale, un 15enne è stato accerchiato da alcuni suoi coetanei. E ben presto dalle parole, si è passati ad un’aggressione vera e propria.

Sono volati schiaffi e spintoni. Per un momento si è temuto il peggio. A scagliarsi con violenza su di lui, alcuni bulli, probabilmente del posto. La lite, secondo la ricostruzione, sarebbe nata per futili motivi. Ma questa è solo una prima ricostruzione, tutta da approfondire. L’adolescente ferito, è stato soccorso dai passanti: gli aggressori, infatti, dopo avergli provocato le lesioni, si sono dileguati a piedi. Accompagnato, il giorno successivo, presso il pronto soccorso dell’ospedale don Tonino Bello di Molfetta, il giovane è stato curato dal personale medico, che ha riscontrato una rottura dei legamenti del polso sinistro con una prognosi di 10 giorni. Le indagini sono affidate ai carabinieri i quali, dopo aver ascoltato il racconto del 15enne aggredito, accompagnato in caserma dai suoi genitori, hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che insiste su piazza Garibaldi e, sin dai giorni successivi, hanno rafforzato i controlli in zona.

Le indagini

Ma le indagini proseguiranno per chiarire che cosa sia successo e soprattutto sarebbe interessante capire se vi fosse la stessa mano anche in altri casi avvenuti di recente a Molfetta. Per esempio, nell’episodio avvenuto il 7 ottobre scorso. Qui una 60enne, residente in un basso di via Mazzara, sarebbe stata sbeffeggiata da un nutrito stuolo di ragazzini, senza un motivo apparente. I bulli si sarebbero armati di alcuni pezzi di asfalto. Obiettivo la porta d’ingresso e la saracinesca, presa a calci. Per fortuna c’è chi non è rimasto a guardare. Alcuni residenti, infatti, hanno sentito le urla della signora e sono intervenuti. Il 25 agosto scorso, infine, quattro giovanissimi aggredirono vigliaccamente alle spalle un uomo in piazza Moro. Uno di loro, senza nemmeno fornire una motivazione, lo colpì con un paio di calci facendolo cadere a terra, prima di dileguarsi insieme ai suoi complici. L’aggressione fu ripresa da uno smartphone che inquadrò l’uomo, stramazzato al suolo, senza accennare alla benché minima reazione. I quattro, intanto, si dileguarono. Che cosa sia accaduto negli istanti precedenti, però, resta ancora un mistero.

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