Aggressione brutale, 50enne perde l'uso di un occhio

Si stringe il cerchio sull'aggressione

Aggressione brutale, 50enne perde l'uso di un occhio
di Salvatore MORELLI
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Giovedì 11 Aprile 2024, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 20:36

Ha perso l'uso di un occhio il 50enne di Brindisi, V.M. le sue iniziali, che martedì sera ina via Orazio Flacco, al quartiere Commenda, è stato vittima di un'aggressione dopo aver inizialmente avuto un litigio con un conoscente che ora viene ricercato dai carabinieri. Quest'ultimo, che rischia un'accusa di lesioni personali gravissime, potrebbe avere le ore contate e non si esclude che possa consegnarsi spontaneamente nelle mani dell'Arma.

Gli investigatori stanno infatti approfondendo ogni minimo dettaglio per cercare di chiudere il cerchio intorno al suo nome anche attraverso l'utilizzo delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dove è avvenuto il ferimento, in attesa di un importante riscontro: le dichiarazioni che fornirà il 50enne sui quei momenti che hanno visto colpirlo all'occhio con un corpo contundente. Un'arma bianca portata al seguito dal misterioso aggressore, non escludendo possa trattarsi di un piccolo coltello e comunque un'arma da taglio.

La vicenda

Dopo una delicata operazione, dovuta a una grave ferita registrata in pieno volto, fino a lesionare un occhio, il 50enne (che non è mai stato in pericolo di vita) si trova ora ricoverato presso il reparto di Oculistica dell'ospedale “Perrino”. Purtroppo, nonostante gli sforzi dell'equipe medica, non è stato possibile cercare di salvare l'organo. Un fendente che arriva all'altezza di un occhio, con il sangue che cola sul viso sugli abiti e per terra. Un litigio che per due persone si è improvvisamente trasformato in qualcosa di spaventoso.

Con la vittima che poi, intorno alle 20, corre verso il Pronto soccorso per farsi medicare, anche se il quadro delle ferita si è dimostrata subito molto difficile a causa di una una grave lesione che poteva comportare la perdita dell'occhio, come poi, sfortunatamente, è avvenuto.

Il feritore, invece, lasciava anche lui il posto scoprendo (anche attraverso gli organi d'informazione nelle ore successive) che quella colluttazione - forse avvenuta alla presenza di altre persone - non era stata per niente una semplice scazzottata: ora rischia dai tre ai sette anni di carcere, come previsto dall’art. 583 del Codice penale quando si perde un organo. Il reato parla infatti di lesione personale gravissima.

Accertato in ospedale che non si trattava di un ferimento casuale, quella sera è toccato ai carabinieri del Nucleo radiomobile cercare prove in quell'angolo di via Orazio Flacco, ma sul posto non c'era più nessuno che poteva fornire dettagli validi su quanto accaduto. Indagini che si sono allargate fino al rinvenimento di alcune tracce di sangue per accertare il luogo esatto del ferimento che potrebbe essere stato “catturato” dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi commerciali presenti in zona.

Proprio queste immagini potrebbe presto svelare dettagli importanti (come altre persone presenti sul posto o veicoli in allontanamento) su quei frangenti e in particolare sulla fisionomia dell'aggressore. Non certo uno sconosciuto. Quindi, non si esclude (come viene ora esaminato dagli investigatori nel corso delle indagini) che quell'incontro avesse alla base qualcosa da mettere in conto tra i due conoscenti dove è spuntata anche un'arma bianca, non trovata sul luogo del ferimento.

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