San Cataldo, nuovo lungomare a Bari. E il faro diventa un museo

San Cataldo, nuovo lungomare a Bari. E il faro diventa un museo
di Elga MONTANI
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Domenica 6 Marzo 2022, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 22:53

Il quartiere di San Cataldo a Bari pronto a cambiare volto. Il museo della radio nel faro, la pedonalizzazione del lungomare, la sistemazione della spiaggia di San Cataldo e la creazione di aree verdi, zone per lo sport e per la socializzazione sono i tre progetti presentati ai cittadini, in un dibattito pubblico, svoltosi nella serata di venerdì dal sindaco Antonio Decaro.

Il museo della radio


Il progetto del museo della radio nel faro di san Cataldo, condiviso lo scorso novembre con Alberto Chiantera, direttore del Museo della radio di Verona e portavoce di Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, prevede il restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro.

L'obiettivo è destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia e a Museo della radio, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo.

 


Come sottolineano dal Comune di Bari: «I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall'altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati». Questo progetto è al punto in cui è stata indetta la gara per l'esecuzione dei lavori. Per quanto riguarda invece il progetto definitivo relativo al Piano di riqualificazione del waterfront di San Cataldo e realizzazione di spiagge e del giardino di San Cataldo e aree destinate a verde e attrezzature sportive siamo alla conferenza dei servizi, indetta in forma semplificata e in modalità asincrona, per l'acquisizione di tutti i pareri di altri uffici e amministrazioni propedeutici all'approvazione del progetto stesso. Prevista la sistemazione del lungomare Starita a verde pubblico con la creazione del parco del faro, in continuità con l'attuale giardino lato via Tripoli. Il parco comprenderà le aree di proprietà comunale a est e ad ovest del faro. La fruizione dello spazio pubblico della zona sarà migliorata tramite una serie di operazioni di traffic calming sulla curva del lungomare Starita, attraverso l'allargamento del marciapiede lato mare dove sarà realizzata una nuova pista ciclabile grazie all'ottimizzazione dei parcheggi di superficie. Verrà anche realizzato un percorso pedonale nel parco San Cataldo, parallelo alla curva del lungomare Starita, con diversi accessi dal lungomare e da via Tripoli, che consentirà la fruizione integrale della nuova area verde a disposizione del quartiere. Verranno, inoltre, riqualificate le spiagge davanti alla Fiera attraverso la ripulitura dell'intera area disseminata di detriti e tracce di strutture in cemento relative a vecchi impianti ormai in disuso.

Decaro: 

«Tutti gli interventi sono finanziati e in attesa di autorizzazioni o aggiudicazione ha sottolineato il sindaco Decaro -. È stato un percorso lungo che ha ancora bisogno della partecipazione dei cittadini, che avranno la possibilità di vivere una trasformazione importante della zona che potrà aprire nuove prospettive di vita e di sviluppo. Ci saranno certamente aspetti ancora da definire e parti da migliorare, ma crediamo questo sia un passo importante per una città che ha voglia di tornare a vivere il proprio mare».
«Dopo anni di discussioni sogni e promesse la realizzazione è sempre più vicina aggiungono dall'Associazione Residenti San Cataldo -. Speriamo che la pazienza venga premiata e si realizzi una grande opera a disposizione dei residenti, dei cittadini tutti e dei turisti». «Le discussioni e il confronto ci devono sempre essere aggiunge una cittadina - se si vuole davvero fare cittadinanza attiva e amministrazione partecipata, purché siano costruttivi e propostivi. L'auspicio, come sempre, è che il sindaco e il suo staff ci abbiano ascoltato e che si continui a pensare tutti insieme al quartiere che vogliamo».
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