Bari, ecco come sarà il nuovo San Pio: 128 alloggi popolari, aree verdi e piste ciclabili

Bari, ecco come sarà il nuovo San Pio: 128 alloggi popolari, aree verdi e piste ciclabili
di Samantha DELL’EDERA
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 22:55

A San Pio, quartiere di Bari, nasceranno 128 alloggi popolari (di cui 68 di nuova realizzazione), aree verdi, percorsi ciclabili, nuovi impianti sportivi e playground per i più piccoli. Ieri il Consiglio comunale ha dato il via libera definitivo alla variante urbanistica necessaria per la costruzione delle nuove case popolari. 
«Si tratta di un intervento estremamente rilevante sul piano sociale – ha detto il vicesindaco Eugenio Di Sciascio – non solo nei confronti della comunità di San Pio ma con ricadute positive su tutta la città». La variante urbanistica è passata con il voto favorevole di 19 consiglieri e 4 astenuti. A disposizione ci sono 16 milioni di euro di fondi Pinqua. «Il progetto di riqualificazione di San Pio – si legge nella delibera approvata in Consiglio - deve prevedere una serie di azioni di iniziativa pubblica che possano consentire al quartiere di assumere un carattere identitario forte, divenire elemento attrattore di interessi privati tali da consentire uno sviluppo “sano” del suo tessuto sociale in un’ottica di ripensamento e riqualificazione di tutti i suoi ambiti».

La delibera

San Pio è da sempre stato un quartiere ai margini della città, nonostante i vari interventi a spot effettuati negli anni. «Le legittime aspettative degli anni ’80 con cui era nato Enziteto sono state tutte irrimediabilmente disattese – spiega ancora la delibera - l’abbandono ed il degrado a cui è stato lasciato per oltre trent’anni hanno innescato molteplici meccanismi di tipo sociale ed economico che hanno minato irrimediabilmente il suo tessuto. L’aspetto esteriore dei fabbricati e degli spazi pubblici è il triste specchio del suo degrado». Nella relazione viene evidenziata la situazione attuale del quartiere. «Uno degli aspetti più critici che si percepisce, percorrendo il quartiere oggi, è la sua “esclusività”: ciò che è estraneo ad esso viene respinto. Partendo dalla viabilità di accesso, a seguito degli spazi al piano terreno dei porticati occupati dagli abitanti nel corso degli anni, la sua percorribilità è limitata a piccole ed insicure corti. I piccoli giardini pertinenziali sono spazi serrati all’interno di recinti chiusi».
Non esiste uno spazio pubblico di relazione che abbia tutte le caratteristiche necessarie ad ospitare gli abitanti. «Il degrado e la trascuratezza del costruito impongono ai suoi fruitori un sentimento di disagio ed esclusione», continua la relazione.

Il progetto prevede quindi la demolizione di parti dell’edificato esistente, con particolare riferimento ai corpi di fabbrica “bassi” e ai porticati; la realizzazione di nuovi edifici ad uso residenziale; la creazione di un sistema pedonale e ciclabile; la creazione di un sistema verde che caratterizzi i percorsi, gli spazi pubblici, gli spazi verdi e quelli incolti; la riqualificazione degli ambiti sportivi e di relazione dei playground esistenti e delle aree verdi ad essi connesse; la riqualificazione dell’edificio ex Cnipa (dove saranno realizzati centri sportivi, una palestra, una ciclofficina e una caffetteria) e dell’Accademia del Cinema.
Anche su Santa Rita sono previste azioni di riqualificazione e rilancio del quartiere periferico. Nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore al Patrimonio ed Erp Vito Lacoppola, la giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione energetica della palazzina C degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per un importo di 1, 9 milioni di euro completando così il piano degli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico dell’intero patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale nel quartiere.
 

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