Alloggi popolari, attesa finita: ecco la graduatoria definitiva. TUTTI I NOMI

Case popolari
Case popolari
di Paola ANCORA
2 Minuti di Lettura
Martedì 9 Aprile 2019, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 14:14
Alla fine è arrivata. Dopo una lunga attesa - funestata di errori, ritiri in autotutela, centinaia di ricorsi - la graduatoria definitiva per l'assegnazione di un alloggio popolare è stata pubblicata. Conta 571 cittadini residenti a Lecce (104 gli esclusi, ndr) e, a partire da ieri, è da quell'elenco che il Comune dovrà attingere per assegnare le case - di proprietà sua o di Arca Sud - che via via verranno liberate. 
Il prossimo 15 aprile, alle 9, nella sala Open Space del Comune, il segretario generale dell'ente, Anna Maria Guglielmi, procederà al sorteggio in seduta pubblica di quanti hanno ottenuto lo stesso punteggio: chi verrà sorteggiato, avrà un posto pià alto in graduatoria (graduatoria definitiva alloggi popolari_09141128.pdf).
La pubblicazione, intanto, è un'ottima notizia per una città che vanta ancora oggi il primato di occupazioni abusive e non ha dato risposte - anche per la strutturale carenza di edifici da destinare all'edilizia residenziale pubblica - ai tantissimi che attendono di avere un tetto sulla testa. Mentre la platea del bisogno aumentava e l'inchiesta sul presunto mercato di voti e di case in città (il processo è appena iniziato, ndr) riempiva le cronache cittadine, Palazzo Carafa continuava infatti a utilizzare l'ultima graduatoria disponibile, aggiornata al 2013: un'era geologica fa, per quanti hanno figli, famiglia e non hanno una casa. 
Ora, con la graduatoria disponibile e pubblicata, si potrà aprire la stagione dei controlli, più serrati, e cominciare a rimettere ordine in un settore funestato dalle diffide, dove mancano documenti, archivi, personale e che, stando all'ultima relazione redatta dal consulente comunale Tommaso Maggio e pubblicato da Quotidiano in esclusiva, negli anni ha causato un buco nei conti per almeno 1,5 milioni di euro, di canoni e bollette anticipati dall'ente e mai recuperati. Una goccia nel mare.
Non solo. Secondo le informazioni contenute in una nota di Arca Sud datata 2016, negli ultimi anni il Comune non ha eseguito alcun provvedimento di annullamento, decadenza, di accoglimento o diniego delle richieste di sanatoria o, ancora, per contestare le occupazioni abusive. Un fatto che ha sollecitato l'attenzione della Procura - si è indagato, infatti, anche in questa direzione e se ne discuterà nel processo apertosi lunedì scorso - e il cui “prezzo” è stato pagato dai più deboli e dagli onesti, da chi non ha occupato, ma ha atteso pazientemente il proprio turno in graduatoria. Ora, con il nuovo elenco, l'occasione di voltare pagina. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA