Pochi frati e scarsa partecipazione: la storica chiesa rischia di chiudere. Lo sfogo dei Cappuccini sui social

Pochi frati e scarsa partecipazione: la storica chiesa rischia di chiudere. Lo sfogo dei Cappuccini sui social
di Elga MONTANI
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Martedì 5 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 13:36

La parrocchia della Beata Vergine Immacolata in via Abbrescia a Bari rischia di chiudere i battenti. Non è la prima volta che si parla di una chiusura della struttura religiosa presente al quartiere Madonnella, ma stavolta sembra che i padri Cappuccini che la gestiscono abbiano preso la decisione definitiva di cessare le attività con la fine dell’anno. 
Nei giorni scorsi, i fedeli erano stati messi in allarme da un avviso, affisso sulla facciata della chiesa, oltre che postato via social sulla pagina Facebook ufficiale, con il quale si annunciavano i nuovi orari delle messe, che non prevedevano alcuna funzione religiosa la domenica sera.

L'annuncio che ha fatto il giro del web 

«A partire dal 1º settembre – si legge – gli orari delle messe saranno i seguenti: dal lunedì al sabato alle ore 19, e la domenica alle ore 8.30 e ore 11. È sospesa la messa della domenica sera alle 19».

Funzioni, quindi, ridotte al lumicino, che non fanno presagire nulla di buono. E gli “Amici della Parrocchia”, come hanno deciso di firmarsi in una nota, non ci stanno e vanno all’attacco. «In queste settimane – scrivono nella nota divulgata in questi giorni – i frati Cappuccini, in occasione del loro “Capitolo Provinciale” hanno affrontato la problematica in merito al futuro della parrocchia Immacolata di via Abbrescia. Da decenni e periodicamente, questo argomento di eventuale chiusura della parrocchia viene affrontato e discusso. Pare che ora, per due ordini di motivi, questo luogo cesserà di essere tale».

Poche vocazioni


I motivi dietro la decisione di chiudere la parrocchia sarebbero legati, come aggiungono nella nota, «alle poche vocazioni ed alla presenza di pochi frati sul nostro territorio» oltre che alla presenza di un «bacino di utenza esiguo ed alla, conseguente, “poca partecipazione” dei fedeli alla vita parrocchiale». «Non sappiamo per certo se qualche frate resterà in loco – proseguono gli “Amici della Parrocchia” -. Non sappiamo a chi sarà affidata la gestione della struttura conventuale. Non sappiamo neppure se, e quando, sarà celebrata messa durante i giorni della settimana. Le attività in corso con i bambini, i ragazzi e gli adulti saranno, probabilmente, portate a termine senza, però, dar corso a nuove iscrizioni ed a nuovi percorsi formativi». 
Una situazione fatta di tanti dubbi e interrogativi al momento, che però sta mettendo in allarme le famiglie del quartiere che vedevano nella chiesa in questione il loro punto di riferimento, non solo religioso. «Per una questione, sicuramente da parte nostra, affettiva, noi auspichiamo che la parrocchia resti tale – si legge ancora nella nota -. Il nostro desiderio è che si facciano le giuste scelte per il bene sia dei frati che della comunità». I fedeli, comunque, non si stanno dando per vinti e hanno pensato di mettere in atto quello che potremmo definire un loro particolare modo per farsi ascoltare da chi ha la possibilità di scegliere. «Affinché si facciano le giuste e ponderate scelte, ed anche noi tutti possiamo essere illuminati dallo Spirito Santo, abbiamo pensato di iniziare un percorso di preghiera che consisterà nel recarci in chiesa ogni mattina alle 8 per la recita delle lodi mattutine al termine delle quali, ognuno tornerà alle proprie attività giornaliere – spiegano concludendo la loro nota -. Ci preme sottolineare che il partecipare a questa iniziativa di preghiera non potrà e non dovrà essere considerata una protesta in quanto non lo è e non lo sarà mai. Non importa in quanti saremo nel nostro incontro di preghiera mattutino, ma se il numero dei partecipanti sarà importante, lo sarà agli occhi di chi dal di fuori vedrà la nostra comunità unita nella preghiera». In attesa di comprendere davvero quale sarà la decisione sul futuro della chiesa, tutti auspicano che «si possa trovare di comune accordo una soluzione».

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