Amministrative di giugno, Forza Italia ora va in pressing: «Pronti due nostri candidati»

Carrieri: «Nel fine settimana faremo i nostri nomi e li offriremo agli alleati, se Fratelli d’Italia non riesce a proporre una persona vincente proviamo a sopperire noi»

Amministrative di giugno, Forza Italia ora va in pressing: «Pronti due nostri candidati»
di ​Daniela UVA
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 05:00

Potrebbe essere Forza Italia, entro domenica, a ufficializzare i primi nomi del centrodestra e a smuovere un po' le acque in vista delle Comunali di giugno a Bari. Gli azzurri approfitteranno dei congressi – quello provinciale sabato e quello cittadino il giorno successivo, organizzati a Villa Romanazzi Carducci – per trovare una sintesi interna, portando due ipotesi al tavolo degli alleati. L'idea è, infatti, di esprimere un candidato propriamente politico e un altro espressione della società civile. Nomi sui quali tentare di far convergere il centrodestra. 

Chi sono i candidati?


Sull'identità dei possibili candidati di Forza Italia c'è ancora il massimo riserbo. Quello che è certo, come emerge da fonti interne al partito, è che le personalità già individuate non avrebbero nulla a che fare con le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane.
«Sappiamo già chi sono – assicura il vice commissario cittadino di Fi, Giuseppe Carrieri -. Si tratta di nomi condivisibili sia da Fratelli d'Italia sia dalla Lega. Saranno resi noti in occasione dei congressi del fine settimana, che servono proprio a dare la linea politica al partito e a individuare candidati da portare al tavolo della coalizione». Carrieri non risparmia una stoccata proprio al partito guidato da Giorgia Meloni: «Se Fratelli d'Italia non riesce ancora a proporre una persona vincente – dice Carrieri – proveremo a sopperire noi. I nostri saranno naturalmente nomi ai quali potranno essere aggiunti altri, se gli altri alleati li esprimeranno».
Da parte sua, il partito di Meloni non ha dubbi: «Con la coalizione abbiamo un rapporto chiaro e monolitico»., parola del coordinatore provinciale Michele Picaro.

Tradotto: il nome sarà solo uno, «autorevole e condiviso» da tutti. «Stiamo lavorando alacremente – assicura -. Siamo nei tempi, non c'è alcuna difficoltà né problemi di dialogo. Gennaio sarà un mese determinante».

Quanto all'idea che sia Forza Italia a esprimere i possibili candidati, Picaro chiarisce che «se arriveranno, i loro nomi finiranno nel ventaglio delle possibilità. Non c'è alcuna preclusione su figure valide e rappresentative della coalizione. Così come non ci sono vincoli preordinati, l'unico vincolo è cercare il miglior candidato e il miglior sindaco per la città con una coalizione che lo supporti, portando avanti i programmi definiti». Nel frattempo il centrodestra assiste alle dinamiche del centrosinistra, in attesa del vertice di domani: «Non ci facciamo condizionare – dice Picaro – abbiamo la nostra roadmap che non prevede di valutare ciò che fanno gli altri. Chiaramente assistiamo allo spettacolo e crediamo non sia edificante mostrare una politica litigiosa, in guerra per le poltrone e poco attenta a strutturare un'offerta che sia utile per la comunità. Noi abbiamo un approccio diverso e cerchiamo di tutelare i nostri candidati». 
Il riferimento è ai nomi dichiarati e poi congelati in casa Pd. «Vedere candidature congelate è umiliante – conclude -. Noi non facciamo nomi per non vederli messi alla gogna come quelli del centrosinistra, congelati e scongelati a seconda dei momenti». Invoca l'unità della coalizione anche l'Udc che, attraverso il coordinatore regionale Massimo Cassano, assicura che «discutiamo con Fratelli d'Italia e Lega per trovare un nome condiviso e unitario. Andremo avanti compatti con un solo candidato, senza portare altro sui tavoli perché ci dividerebbe. E non serve». Una cosa è certa: «Non accetteremo nomi deboli – dice -. Vogliamo una personalità forte, non importa se politica o civica». Quanto ai possibili candidati già usciti da alcune indiscrezioni, per Cassano sono «deboli, alcuni debolissimi. Non credo siano stati espressione dei partiti».
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