Elezioni comunali, De Santis (Pd) serra i ranghi: «Restare uniti e vincere». Ma è ancora fumata nera

Elezioni comunali, De Santis serra i ranghi: «Restare uniti e vincere». Ma è ancora fumata nera
Elezioni comunali, ​De Santis serra i ranghi: «Restare uniti e vincere». Ma è ancora fumata nera
di Beppe STALLONE
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Martedì 9 Gennaio 2024, 05:00

Commentando i fatti di Acca Larentia, il segretario regionale del Partito Democratico, Domenico De Santis, non perde l’occasione per richiamare all’unità, anche in vista delle elezioni comunali a Bari, le forze democratiche. Sul suo profilo social istituzionale infatti sottolinea che: «I saluti romani che richiamano al fascismo in via Acca Laurentia, a Roma, ed il silenzio assordante della maggioranza di Governo ci deve spingere in ogni luogo a serrare le fila, riunire tutte le forze democratiche per vincere le elezioni comunali e mandare via da Palazzo Chigi questa maggioranza che rappresenta la peggiore classe dirigente del Paese».

Serrare le fila è la parola d’ordine dei Dem pugliesi, nessuno strappo nella coalizione di centrosinistra in vista della riunione di giovedì pomeriggio. Dove si parlerà, precisa De Santis, del manifesto delle idee.

Ma non solo.

Gli scenari

È chiaro che in un clima non certo disteso qualsiasi dichiarazione che non sia attentamente calibrata potrebbe favorire spinte centrifughe da parte di qualche partito, associazione o movimento. Già la presa di posizione di alcuni giorni fa dell’onorevole Marco Lacarra in relazione alle primarie ha avuto come reazione la ferma presa di posizione dei vertici territoriali dei 5 Stelle, che hanno ribadito un secco e deciso no alle primarie. Quindi per ora dei gazebo manco a parlarne. Giovedì sera ci si confronterà sul manifesto delle idee del Pd e le integrazioni possibili e immaginabili dato che La Giusta Causa, nell’assemblea del 21 dicembre scorso nel birrificio sociale “Fuori orario” di Enziteto, di idee e progetti ne ha esposti parecchi. Ma tenere dritta la barra sul programma significa anche che novità sul nome del candidato sindaco del centrosinistra non ce ne sono. A sei mesi dalle amministrative, che con ogni probabilità si terranno il 9 giugno, non si conosce il nome né del candidato sindaco del centrosinistra, né quello del candidato sindaco del centrodestra, nonostante qualche parlamentare si sia spinto a ipotizzare l’ufficializzazione del nome per l’Epifania. Se il trend è questo forse anche Carnevale potrebbe passare senza alcuna novità in merito. 

Eppure da mesi si susseguono incontri pubblici, privati, riunioni di partito, di gruppo, di associazioni. Il 3 novembre c’era stato al teatro Kismet un incontro, partecipatissimo, organizzato dal consigliere comunale del Pd Domenico Scaramuzzi, in cui erano intervenuti il segretario De Santis, l’onorevole Ubaldo Pagano, il governatore Michele Emiliano. Insomma la corazzata Pd sembrava essere partita col piede giusto, ma, a distanza di più di 60 giorni cosa è cambiato? «Siamo ancora lì purtroppo», è la laconica risposta di Scaramuzzi.

«Ci dobbiamo attenere ai fatti – precisa il consigliere Pd - che dicono più delle congetture. Stavamo e stiamo ancora cercando una figura unitaria che faccia tenere tutti insieme e faccia cadere pregiudizi vari. Quindi per quanto possa sembrare un mantra trito e ritrito, la verità è questa. Tutti i soggetti che stanno al tavolo sono variegati. È una corazzata ampia, difficile da tenere insieme su tutti i contenuti, però continuiamo a dire come una litania religiosa, l’unità della coalizione viene prima di tutto. Bisogna essere conseguenti con questa frase. Tenere la coalizione unita significa che nessuno farà fughe in avanti». Quando si parla di figura unitaria il pensiero corre a Vito Leccese, altrimenti ci sono le primarie. «In questo momento le primarie non le penso neanche – ribatte Scaramuzzi - non le dobbiamo neanche nominare. Stiamo ai fatti, siamo alla ricerca di una figura unitaria e deve essere una figura che raccolga il consenso di tutti». Anche se i 5 Stelle preferirebbero Laforgia. «A loro ora interessano le Europee, più delle comunali e a loro interessa prendere un voto in più del Pd. Mentre noi ci stiamo comportando in maniera responsabile. Congeliamo, scongeliamo, liofilizziamo, basta che troviamo la quadra, alle Europee si sa ognuno fa la propria partita».

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