Bari, chiosco nel giardino Bucci: lavori a rilento e struttura rovinata dai vandali

Bari, chiosco nel giardino Bucci: lavori a rilento e struttura rovinata dai vandali
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Giovedì 10 Marzo 2022, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:07

Il chiosco all'interno del giardino Mimmo Bucci, al quartiere Libertà a Bari, è ancora una struttura vuota. Dopo l'annuncio lo scorso dicembre dell'affidamento ad un privato, a tre mesi di distanza tutto tace e non si vedono movimenti. Lo scorso 15 dicembre era stato l'assessore al Patrimonio, Vito Lacoppola, a comunicare la novità per il chiosco dopo anni di nulla. In quella data, negli uffici della ripartizione Patrimonio, era stato sottoscritto il contratto di concessione in uso, della durata di sei anni, del locale/bar, e degli annessi servizi igienici esistenti all'interno del giardino comunale, intitolato a Mimmo Bucci.

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Il bando e la richiesta


Una manifestazione di interesse da parte di un privato, alle stesse condizioni previste dal bando (con un canone di locazione annuale complessivo pari a 1660 euro), era pervenuta nel mese di settembre 2021.

L'amministrazione comunale, in seguito alla verifica dei requisiti previsti dal codice degli appalti, aveva deciso di accogliere la richiesta. «Siamo soddisfatti di questo risultato che consentirà da un lato di riqualificare il chiosco, restituendolo alla funzione per cui era stato pensato, dall'altro di valorizzare uno spazio pubblico di grande valenza simbolica oltre che sociale, dotandolo di un presidio costante, necessario anche a fronte dei ripetuti episodi di vandalismo registrati in questi anni», aveva dichiarato Lacoppola.

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«Nei prossimi giorni - aggiungeva l'assessore - procederemo alla consegna dell'immobile che ospiterà un punto ristoro. Il titolare della concessione è un nostro concittadino con esperienza nel settore della ristorazione proprio nel quartiere Libertà. Il nostro auspicio è che questa nuova gestione possa configurare una nuova vita per il giardino Mimmo Bucci, che a tutt'oggi rappresenta uno dei pochi spazi verdi del quartiere, affinché possa essere vissuto in tranquillità dai residenti».

Arrivati a marzo, però, nulla sembra essersi mosso, e il chiosco continua ad essere una struttura chiusa e spesso vandalizzata, all'interno di un giardino che non ha avuto molta fortuna da quando è stato inaugurato, dall'allora sindaco Michele Emiliano, nel 2013. Ricordiamo, infatti, che diverse sono state le denunce per vari problemi legati non solo alla sicurezza all'interno della piccola area verde (2.500 metri quadri attrezzati con una spesa pari a 430mila euro), ma anche alla manutenzione dello stesso, spesso abbandonato a sé stesso, in preda anche a delinquenza di diverso tipo. Lo stesso chiosco, inserito insieme ad altre strutture simili in un bando di gara per l'affidamento in concessione, per ben due volte (l'ultima nel 2018), era rimasto vuoto, dato che nessuno aveva fatto richiesta. Per un anno, nel 2017, era diventato il Chiosco della Legalità, dopo essere stato affidato attraverso il regolamento per la cura dei beni comuni all'istituto salesiano del Redentore. Nel 2019, poi, l'assessore Paola Romano aveva pensato di inserirlo nel bando Luoghi Comuni, promosso dalla Regione Puglia e dall'Arti, che aveva come finalità la rivitalizzazione, tramite processi di co-progettazione, di spazi poco utilizzati attraverso iniziative di innovazione sociale. Dopo quasi tre anni anche questo tentativo non era andato a buon fine.


Ora si punta su un privato, anche se i dubbi restano sulla buona riuscita di una attività all'interno del giardino. D'altronde, lo stesso primo cittadino, Antonio Decaro, nell'agosto del 2020, durante l'inaugurazione della piazza del Redentore, aveva lanciato un appello: «Invito i gestori delle attività economiche di questa zona a prendere in affido gratuitamente l'immobile presente all'interno, che può essere utilizzato per vendita di varie cose». E ora sembra che qualcuno abbia recepito tale appello. Interrogato sulla questione l'assessore Lacoppola sottolinea: «Il chiosco è stato consegnato. Ora l'assegnatario deve provvedere ad effettuare dei lavori di riattamento per poi poter riaprire, a breve, al pubblico». Nei prossimi mesi sarà possibile vedere se quanto promesso diverrà realtà, per ora chiunque visiti il giardino può solo trovare una struttura chiusa e vuota.
E. Mon.
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