Centro “chiuso” per 14 giorni. La rivolta dell’Umbertino

Centro “chiuso” per 14 giorni. La rivolta dell’Umbertino
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 05:00

Due settimane di divieti e un pezzo del lungomare chiuso. Tornano i grandi eventi nell’estate barese e tornano i disagi e le proteste dei residenti. L’ultima querelle nasce dall’ordinanza emessa dalla polizia locale che prevede l’impossibilità di accesso in alcune strade del centro per il Battiti Live, l’evento musicale diventato ormai tipico dell’estate a Bari


Il maxi concerto, organizzato da Radio Norba, sarà in città il 21, 24 e 25 giugno, ma i disagi ci saranno già dalle 8 di questa mattina in quanto da oggi al 28 giugno sono in vigore le prime chiusure, che riguardano il tratto del lungomare Imperatore Augusto, compreso tra la stradina di accesso a piazza Mercantile (tra i giardini della Croce Rossa Italiana e i campetti di calcio intitolati a Michele Fazio, all’altezza del Fortino Sant’Antonio) e piazzale IV Novembre (la zona del teatro Margherita).

Malumore sui social

Via social serpeggia il malumore, e nel gruppo del Comitato Salvaguardia Zona Umbertina, il presidente Mauro Gargano scrive: «Ancora disagi per i vessati residenti. “Compensazioni” per alleggerire o alleviare i continui disagi arrecati dalla Disneyland voluta dal “nuovo ordine” locale nell’Umbertino? Manco a parlarne.

Una costante di questa amministrazione». «Viene il dubbio – aggiunge Gargano - che non vengano nemmeno considerati “concittadini baresi”, ma appena dei paria o dalit (i fuori casta induisti) senza alcun diritto». 


E un cittadino, in risposta a quanto scritto da Gargano, sottolinea: «Ogni giorno si inventano come danneggiare i cittadini con limitazioni e frastuoni vari. I residenti non contano nulla per loro». Mentre un altro aggiunge: «Non si autorizzano le processioni della nostra tradizione, come quella di Sant’Antonio nei vicoli di Bari Vecchia, ma si blocca il traffico ogni due per tre per eventi che nulla hanno a che fare con il nostro passato». Non è la prima volta che i cittadini si dimostrano contrari a questo tipo di eventi in determinate zone della città, in quanto finiscono per bloccare il centro e mettere in condizioni disagevoli chi in quelle zone ci abita e ogni giorno deve uscire per andare al lavoro, con le conseguenti problematiche legate anche al riuscire poi a trovare dove poter parcheggiare la propria vettura al ritorno a casa.

Le proteste dei residenti

Problemi che si erano già verificati in occasione del Villaggio Coldiretti quando, esattamente come oggi, per oltre due settimane i residenti della zona avevano dovuto fare i conti con strade chiuse e divieti di parcheggiare in molte strade. In quell’occasione, i residenti avevano sottolineato che nessuno di loro metteva in discussione la necessità che la città di Bari venisse animata da eventi importanti, ma le critiche erano legate principalmente «all’errata scelta delle location» in quanto sembra venir preferita «sempre e solo la stessa cornice, che non ha necessità di essere promossa, dimenticandosi degli altri ambiti territoriali che invece avrebbero bisogno di essere valorizzati». Il primo cittadino, in occasione delle precedenti polemiche, aveva sottolineato di essere consapevole che «a volte i residenti vivono dei disagi», ed aveva promesso di impegnarsi a «stare più attento nell’organizzazione dei prossimi eventi».

Il problema ora è anche in questa ultima dichiarazione, in quanto, stando a quanto sottolineato da Gargano, anche in occasione di Battiti non si è pensato ai disagi arrecati alla popolazione residente, e non sono state pensate reali compensazioni, come non poteva essere ritenuta tale la possibilità di parcheggiare al park&ride gratuitamente data ai residenti di Bari Vecchia in occasione del Villaggio Coldiretti. Resta ora da capire se, in seguito alle proteste, l’amministrazione penserà a delle compensazioni adeguate per i residenti.

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