«Ho visto il terrore negli occhi dei sopravvissuti»

«Ho visto il terrore negli occhi dei sopravvissuti»
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Martedì 22 Marzo 2016, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 13:49
«È stato l'orrore. Stavamo cominciando a lavorare in rue de la Loi, accanto alla stazione della metro quando alle 9.10 c'è stata la deflagrazione. Siamo andati per strada subito per aiutare come potevamo». Così Rodolph Devilles, uno dei primi soccorritori dopo l'attentato alla metropolitana di Maalbeek a Bruxelles, racconta quei primi concitati momenti. Lui, a capo di una compagnia di traslochi, stava lavorando proprio lì accanto.

E ha visto il terrore negli occhi dei sopravvissuti: «ho visto una bambina di tre anni con un braccio bruciato. Piangeva. Cercava i genitori, l'ha accompagnata fuori una donna che era nel panico e non voleva salire sul bus fatto arrivare dalle autorità per evacuare perché aveva paura che potesse esplodere anche quello». «La gente sanguinava - racconta ancora - avevano il volto bruciato, non sapevano dov'erano. Erano disorientati. C'era il panico. Abbiamo dato conforto come potevamo. Per noi che soccorrevamo è stato l'orrore, per loro l'inferno. Ho tutto in testa, non lo dimenticherò mai».
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