Roberto Vecchioni, il figlio Arrigo morto a 36 anni: «E' stato il crollo del mondo, ma lo sento dentro di me. Mia moglie? Ha riempito la mia vita»

Il cantautore: "La morte di Arrigo è stata una cesura tra una vita e un’altra, lo è stato ancora di più per mia moglie».

Roberto Vecchioni, il figlio Arrigo morto a 36 anni: «E' stato il crollo del mondo, ma lo sento dentro di me. Mia moglie? Ha riempito la mia vita»
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Martedì 27 Giugno 2023, 19:12

Roberto Vecchioni parla per la prima volta della scomparsa di suo figlio Arrigo, morto a 36 anni, lo scorso aprile. In un’intervista a Walter Veltroni sul Corriere della Sera, in occasione dei suoi 80 anni compiuti proprio oggi 25 giugno, il cantautore confessa che la morte di Arrigo è stata «una cesura tra una vita e un’altra, lo è stato ancora di più per mia moglie».

 

Il figlio morto

«Non l’ho presa come un’ingiustizia.

Questo no, assolutamente no – spiega Vecchioni – Mi viene in mente Eschilo che diceva: “Si impara soffrendo”. Forse dalla felicità non si impara un cazzo. Si impara solo soffrendo, sperando di tornare alla felicità. È stato il crollo del mondo, dell’universo, ma non di certezze e ideali. E poi lo sento dentro fortissimo, mio figlio».

 

La malattia

«Lui era bipolare, ho una metafora: un giorno, tornando dall’ospedale vicino Piacenza dove lui andava a fare terapia, abbiamo preso la Statale per andare a Desenzano ed era piena di autovelox. Gli ho detto “Facciamo una cosa: tu guida, passa, ogni volta che c’è un autovelox te lo dico e tu rallenti”. Abbiamo fatto questa strada di corsa e sembrava la vita, proprio. Corsa, corsa corsa e ad ogni autovelox lo fermavo. Quando siamo arrivati lui mi ha abbracciato e mi ha detto: “Li abbiamo fottuti tutti, papà”. E invece un autovelox ci aveva beccati. Ho tentato di dire: “Non è colpa sua, ma mia, guidavo io”. “Eh no…” hanno risposto. “… abbiamo visto, prendiamo lui”». Questa è la morte di mio figlio: gli autovelox della vita». Il brano che Roberto Vecchioni aveva dedicato a suo figlio si concludeva con un una doppia domanda, ricorda Veltroni: «Dimmi dimmi cosa ne sarà di te/ dimmi cosa dimmi cosa ne sarà di me». Il cantautore la spiega così: «Lui non lo sapeva cosa sarebbe stato di sé. Non potevo chiederglielo, però potevo chiedergli cosa ne sarà di me. Nella sua intelligenza avrebbe risposto: “Padre non smettere mai di correre per quella strada, perché è la tua vita”. Mi avrebbe risposto così».

 

La moglie

Daria Colombo è la moglie di Roberto Vecchioni e madre dei quattro figli: Arrigo, Edoardo, Francesca e Carolina. Un grande amore quello tra il cantautore e la donna a cui è legato da più di 40 anni. «Il grande, grande amore per mia moglie è uno dei momenti più belli della mia vita. L'averla vista, incontrata. Quell'istante conteneva tutto quello che sarebbe stato dopo. Avevo già nella mente l'amore fisico, mentale e spirituale che era sempre per lei, era lei. Da quei trentasette anni che avevo, ha riempito la mia vita. Fino ad oggi. Chiamerei quel ragazzo di trentasette anni e gli direi: "Guarda quella ragazza, falla voltare, parlale. Lei ti cambierà la vita»

 

La figlia omosessuale

La figlia Francesca confessò la sua omosessualità al padre quando aveva 15 anni. «Quando venne da me impaurita sussurrando ‘Papà ti devo dire una cosa’. Le chiesi: ‘Che c’è? Sei drogata? Ti sei innamorata di un assassino? No? Allora vaf…, mi hai fatto prendere un colpo’. L’ho sempre saputo, e non ci ho mai badato - raccontò il cantautore anni fa - Credo che l’amore sia universale e ciascuno possa fare le sue scelte».

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