Rebellin, identificato e denunciato il camionista tedesco: in passato fu condannato per un episodio analogo in Puglia

Gli investigatori avevano visionato molte immagini delle telecamere di sicurezza installate nella zona del tragico incidente

Rebellin, identificato e denunciato il camionista tedesco: in passato fu condannato per un episodio analogo in Puglia
2 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Dicembre 2022, 15:59 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 14:18

È stato identificato, grazie alle telecamere, il camionista che ha travolto e ucciso Davide Rebellin, mentre si stava allenando in bicicletta. Si tratta del camionista tedesco che si era fermato ed è poi ripartito, come mostravano i video. Non esistendo il reato di omicidio stradale in Germania però, l'autista non può essere arrestato. Al momento, quindi è stato solo denunciato.

Dal momento che si era fermato il sospetto è che avesse piena consapevolezza di averlo travolto. Il camionista ha cinquant'anni. I carabinieri ora sono in stretto contatto cone le autorità tedesche. Il camionista era del tutto conscio di quanto era successo: dopo l'investimento sulla rotatoria della regionale 11 era infatti sceso dalla cabina di guida del Tir, si era avvicinato alla vittima a terra, poi era risalito sul camion allontanandosi velocemente Un fatto riferito ai Carabinieri da testimoni oculari, alcuni dei quali lo avevano anche fotografato. Il 50enne, tra l'altro, era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte.

Le immagini

Gli investigatori avevano visionato molte immagini delle telecamere di sicurezza installate nella zona del tragico incidente.

Non solo gli occhi elettronici installati nel parcheggio del ristorante La Padana attiguo al luogo della disgrazia, ma anche quelli collocati vicino al casello di Montebello Vicentino dell'A4, a un chilometro di distanza. Sono stati così selezionati gli autoarticolati che, nei filmati, si vedono transitare nella rotatoria fra le 11.50 e le 12, cioè all'ora del dramma.

E ce n'era uno, con targa tedesca, che si è fermato nel piazzale ed ripartito subito dopo. Il sospetto è che il conducente si sia accorto in quel momento di aver investito il ciclista e abbia deciso di scappare via, magari in preda al panico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA