Taranto, assembramenti in discoteca per Halloween: il trapper Tony Effe si lancia sulla folla. Gli organizzatori: «Amareggiati»

Taranto, assembramenti in discoteca per Halloween: il trapper Tony Effe si lancia sulla folla. Gli organizzatori: «Amareggiati»
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 18:58

Stanno facendo discutere le immagini riguardanti la serata di Halloween in discoteca a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. La folla accorsa nel locale dopo le riaperture consentite dal decreto legge dell'8 ottobre scorso, balla sotto il palco dello speciale dj set senza mantenere il distanziamento e senza indossare i dispositivi di sicurezza personale che, secondo la legge, restano obbligatori al chiuso.

Per la serata dell'ultima notte di ottobre sono stati invitati i cantanti Fred De Palma, autore di diverse hit estive italiane, il dj Damianito e il trapper Tony Effe.

A postare sui social le immagini della festa è stato proprio il dj che conduceva la serata. In un attimo foto e video hanno fatto il giro dei social conquistando in poco tempo le prime pagine dei giornali locali e nazionali.

Il In particolare hanno suscitato polemiche le immagini dell'esibizione finale di Tony Effe, il trapper componente della Dark Polo Gang. Dopo l'ultima canzone ha deciso di gettarsi sulla folla, creando ulteriore scompiglio e affollamento sotto il palco allestito per il dj set. Il decreto legge dell'8 ottobre prevede una capienza che non può essere superiore al 75%. Il margine previsto per le discoteche al chiuso, invece, è del 50%. Deve essere inoltre garantita la presenza di impianti di areazione senza ricircolo dell'aria, per evitare l'ulteriore diffusione del virus. Restano gli obblighi riguardo i dispositivi di sicurezza personali: gli avventori, infatti, devono portare la mascherina.

Gli organizzatori: «Rammaricati ma con la coscienza a posto»

Anche gli organizzatori però ha preso le distanze dall'accaduto. L'agenzia Musica e Parole in un post su Facebook esprime infatti dispiacere e disappunto per l'accaduto. «Siamo rammaricati ma con la coscienza in ordine - scrivono - oerché nel locale in parola abbiamo rispettato tutti i protocolli previsti. Il gesto sconsiderato di un artista puà vanificare il lavoro svolto»

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