Crisi Amiu, bocciatura dei revisori: no alla delibera sugli impianti Pasquinelli e anticipazione da 2,5 milioni per gli stipendi

Crisi Amiu, bocciatura dei revisori: no alla delibera sugli impianti Pasquinelli e anticipazione da 2,5 milioni per gli stipendi
di Paola CASELLA
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Sabato 29 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:31

Si preannuncia molto calda la seduta del consiglio comunale di Taranto convocata per questa mattina nella sala delle adunanze di Palazzo di Città. C’è grande attesa per l’approvazione del Documento unico di programmazione e del bilancio di previsione, entrambi argomenti di grande importanza tra i punti all’ordine del giorno.

Il caso Amiu

Ad alzare la temperatura del dibattito politico nelle ultime ore è stata, però, la notizia del parere non favorevole del collegio dei revisori a due proposte di delibera che arriveranno oggi all’esame dell’aula riguardanti entrambe l’Amiu. 
Ad intervenire per commentare l’accaduto è stato il consigliere Gianni Liviano, il quale ha spiegato che la prima proposta di delibera si riferisce alla cessione da parte del Comune all’Amiu in comodato degli impianti Pasquinelli”, mentre la seconda fa riferimento ad un’anticipazione di liquidità per 2,5 milioni che il Comune vorrebbe concedere all’Amiu per consentire il pagamento degli stipendi e dei debiti verso i fornitori. «Poco più di un mese fa - ricorda il consigliere - ho tenuto una conferenza stampa per informare la cittadinanza della complicatissima situazione finanziaria in cui versa l’Amiu e in quella circostanza, indicando numeri, dati, indici di bilancio, ho detto che se l’Amiu fosse stata una società privata sarebbe già fallita». Il consigliere sottolinea così di aver colto nel segno: «Purtroppo i fatti mi stanno dando ragione. L’Amiu è in una situazione di profonda crisi e i suoi dirigenti sono in evidente confusione. Parlano molto, raccontando con arroganza situazioni frutto di proiezioni fantasiose. Infatti, è di oggi (ieri per chi legge - ndc) la bocciatura da parte dei revisori dei conti del Comune di Taranto di due proposte di delibere concernenti l’Amiu». Liviano ha, infine, osservato: «Tutti vogliamo che l’Amiu si salvi per il bene dei lavoratori e per il bene della città, ma perché questo accada c’è bisogno di due condizioni; la prima è che si realizzi un’operazione verità, la narrazione fantasiosa non serve; la seconda condizione è che oggi stesso si provveda alla sostituzione del management dell’azienda, prima che sia troppo tardi». Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere Massimo Battista (Una città per cambiare Taranto) che ha invitato il sindaco Rinaldo Melucci ed il presidente di Kyma ambiente Amiu a dimettersi. «Bocciate dal collegio dei revisori dei conti - afferma - le proposte di delibera di consiglio 77, avente come oggetto “Impianto Pasquinelli-cessione ad Amiu spa in comodato a titolo oneroso dei manufatti impiantistici” e la delibera di consiglio la 129, avente come oggetto “Anticipazione di liquidità (2.500.000,00) per fronteggiare la disfunzione finanziaria della partecipata Amiu”». 
Il consigliere di opposizione ricorda poi di aver evidenziato durante il consiglio comunale monotematico le grosse difficoltà gestionali e finanziare della partecipata Amiu. «Qualcuno - sottolinea Battista - mi ha tacciato come disfattista e allarmista. Adesso l’unica cosa che dovreste fare è dimettervi e chiedere scusa al sottoscritto, ai lavoratori diretti e indiretti, nonostante le vostre garanzie durante l’ultima campagna elettorale e ai cittadini di Taranto che pagano le tasse per avere un servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade cittadine scadente».

Per Massimo Battista bisogna salvare l’Amiu, ma - dice il consigliere comunale di minoranza - «perché questo accada c’è bisogno di mettere alla gestione della municipalizzata gente preparata del settore, bisogna muoversi prima che sia tardi». 

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