Gruppo di ragazzini picchia e ferisce cane indifeso: «Fatti gravissimi»

Il Presidente LNDC Animal Protection, Piera Rosati «Bisogna identificarli e coinvolgere le famiglie»

Gruppo di ragazzini picchia e ferisce cane indifeso : «Fatti gravissimi»
Gruppo di ragazzini picchia e ferisce cane indifeso​: «Fatti gravissimi»
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Lunedì 21 Agosto 2023, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Alcuni giorni fa, a Taranto, un cane è stato preso di mira da ragazzi del posto che hanno picchiato e ferito l'animale indifeso. Il nome del cane è Max, un cucciolo accudito da alcuni volontari locali e che si è sempre dimostrato docile e affettuoso. Stando alle testimonianze di alcune persone che hanno assistito all'accaduto, il gruppo di ragazzi stava giocando con un pallone quando il cane ha cercato di avvicinarsi per poter giocare con loro. Subito dopo l'avvicinamento di Max, il gruppo di ragazzi ha riversato la propria rabbia sull'animale prendendolo a calci e ferendolo con un oggetto tagliante (probabilmente un coltellino).

Le dichiarazioni del Presidente  LNDC Animal Protection

Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection esprime la necessità di far chiarezza sulla questione: «Bisogna identificarli e coinvolgere le famiglie, perché questi comportamenti sono gravissimi e possono portare anche a peggio».

Inoltre, sembrano chiare le preoccupazioni riguardo l'educazione dei giovani colpevoli dell'accaduto: «Quando questi episodi riguardano dei ragazzini o degli adolescenti non posso fare a meno di avere un senso di angoscia e preoccupazione per il futuro, anche perché non sono casi così sporadici. Che educazione stiamo dando alle nuove generazioni? Come possono dei giovani arrivare a dei livelli di brutalità così grande nei confronti di una creatura che tutti descrivono docile e socievole? Non si trattava di un cane aggressivo o mordace, cosa che non avrebbe comunque giustificato quanto accaduto ma almeno si sarebbe potuto pensare a un tentativo di difendersi. In questo caso non c’era davvero nessuno motivo per infierire in questo modo, solo perché Max ha corso dietro a una palla per giocare», conclude Piera Rosati.

Le condizioni di Max e come denunciare

Piera Rosati fa chiarezza sulle modalità di denuncia: «Ci siamo subito attivati per sporgere denuncia contro ignoti ma è necessario che le persone che hanno informazioni utili a rintracciare i responsabili collaborino, mandando una mail – anche in forma anonima – all’indirizzo avvocato@lndcanimalprotection.org. Nel frattempo speriamo che Max possa rimettersi del tutto e trovare una famiglia che lo accolga con sé». Al momento Max è accudito dalle volonatarie che lo hanno soccorso, tuttavia, il recupero psicologico sarà certamente di lunga durata e il cane, vittima di questi atti brutali, non potrà più vivere in strada.

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