Chi erano Matilde Chionna e Matteo Buccoliero, le vittime dell'incidente: lui studiava medicina, lei giocava a volley

Chi erano Matilde Chionna e Matteo Buccoliero, le vittime dell'incidente: lui studiava medicina, lei giocava a volley
di Lucia J. IAIA ed Eliseo ZANZARELLI
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Martedì 27 Febbraio 2024, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 10:44

«D'ora in poi lavorerò solo per la sua memoria». Si limita a pronunciare queste parole Mino Delli Santi, presidente della New Volley Oria. Non ha la forza di esprimersi neppure Tiziana Patisso, sua storica allenatrice. Silenzio e commozione in tutto l'ambiente, rinchiusosi in un silenzio struggente che fa più rumore di tante parole. È tanto, troppo lo strazio per la morte della non ancora 18enne Matilde Chionna, che della New Volley Oria (vi militava sin dalla tenera età di sei anni) era una delle giocatrici più forti e promettenti. L'altro ieri, al tensostatico di Oria, con la sua maglia numero 6 era stata - come spessissimo accadeva - tra le migliori in campo nel 3-0 rifilato al Monopoli nel match valevole per il campionato regionale di Serie D.
Matilde non era soltanto un'atleta ma ormai una figlia per i responsabili del sodalizio sportivo oritano, una sorella e un costante punto di riferimento per le compagne di squadra. Una ragazza solare, disponibile e grintosa dentro e fuori il campo di gioco. Non era solita mollare mai, neppure quando infortunata: amava giocare e spingeva al massimo pur di dare il suo contributo alla causa, e che contributo. Figlia di mamma Adelaide e di papà Riccardo, era seguitissima, proprio come la sorellina 11enne Alba (che al mattino di domenica aveva giocato con l'under 13). Mamma e papà, come sempre, ieri si erano goduti le performance di Matilde e poi erano rincasati a Latiano. Quella di Matilde era in generale una famiglia dal dna sportivo: zia Lucia ottima giocatrice di volley (giocò per anni proprio a Oria è allenatrice a Latiano e proprio a Oria), zio Espedito ex calciatore (di ruolo difensore, oggi allenatore) arrivato fino alla Serie B con Pescara e Palermo. Anche papà Riccardo (difensore) fu calciatore in Serie C e prometteva molto bene fino a quando non fu limitato da un grave infortunio. La ragazza, l'altro ieri sera, al termine della partita era rimasta a festeggiare col resto della squadra, consumato il consueto piccolo buffet a base di focaccine e bevande rigorosamente analcoliche.
Dopo aver fatto la doccia, era uscita con il 20enne di Sava Matteo Buccoliero - anch'egli morto a seguito dell'incidente dell'altro ieri sera - conosciuto da non molto ma col quale pare cominciasse a esserci del tenero. Matteo aveva a sua volta visto la gara contro il Monopoli nella tensostruttura di contrada Salinelle, a Oria, e si era goduto la prestazione magistrale della "sua" Matilde. L'incontro, iniziato alle 18, era terminato relativamente presto - poco dopo le 19 - considerato che sul parquet non c'era stata storia tra le oritane e le avversarie monopolitane. La ragazza si era portata il ricambio nel suo borsone e, dopo essersi lavata e sistemata negli spogliatoi, aveva raggiunto Matteo, che l'aspettava in macchina nel parcheggio dell'impianto sportivo.
I due, con lui alla guida, si sarebbero quindi diretti verso Mesagne per consumare qualcosa - parrebbe - al McDrive del McDonald's presso il centro commerciale "Appia Antica" (ex Auchan). Dal tensostatico di Oria, la strada più semplice per raggiungere Mesagne prevede dirigersi verso il centro abitato di Oria imboccare la provinciale 51-bis Oria - Cellino San Marco, procedere fino alla seconda rotatoria lungo il percorso e prendere a sinistra la Torre Santa Susanna Mesagne (provinciale 74). In prossimità del centro abitato mesagnese, purtroppo, la tragedia, in un orario compreso tra le 20.15 e le 20.30 di domenica scorsa. Qui, in prossimità del rondò prima dell'ingresso a Mesagne, lo schianto. Matilde, tra i suoi tanti pregi, era anche una studentessa modello del liceo linguistico "Ettore Palumbo" di Brindisi, dove frequentava il terzo anno.

Chi era Mattia Buccoliero

Dolore e sgomento. E tantissime lacrime. Sava è sotto shock per la morte del giovane Matteo Buccoliero, figlio del magistrato Mariano Buccoliero, storica colonna della procura di Taranto e pubblico ministero in casi giudiziari di enorme rilevanza come l'omicidio di Sarah Scazzi e il processo "Ambiente Svenduto". Anche per questo un velo di silenzio e di tristezza ha coperto la cittadina in cui la giovane vittima è cresciuta e il Palazzo di Giustizia di Taranto.
Amava la musica, lo sport e lo studio il giovane Matteo. E soprattutto aveva la gioia di vivere che si rispecchiava nel suo sguardo luminoso e in un sorriso che scaldava il cuore. A soli 19 anni però, il destino gli ha voltato le spalle in una terribile sera, strappandolo ai tanti che lo amavano insieme alla fidanzata Matilde con la quale stava rientrando a casa domenica sera. Una tragedia ingiusta.
Di Matteo c'è il ricordo degli amici, in particolare su Instagram, dove le "storie" su questo bravo ragazzo con messaggi e canzoni dedicate sono tante. Chi lo ha conosciuto non potrà dimenticare soprattutto quello sguardo profondo in cui sembravano susseguirsi idee e progetti, ma anche la spensieratezza tipica della sua età.
Il giovane Matteo stava frequentando la facoltà di Medicina, così da poter mettere a disposizione degli altri quella generosità che lo aveva sempre contraddistinto fin dalla scuola elementare. Aveva già superato i primi esami. E poi coltivava la passione per il calcio. In tanti ricordano le partite in cui era protagonista insieme al suo papà. Educato, gentile, amabile e sempre disponibile. Un giovane perbene e senza grilli per la testa. Ma quando si spezza una giovane vita le parole di conforto non bastano e a piangere ieri si è vista un'intera comunità, quella savese in cui Matteo ha vissuto da sempre e fino a domenica sera. «Siamo profondamente addolorati - sottolinea il sindaco Gaetano Pichierri - perché è venuto a mancare così all'improvviso un giovane figlio di questa terra. Il comune di Sava è vicino alla famiglia Buccoliero, al papà Mariano e alla mamma Roberta. Non si può nemmeno lontanamente immaginare la sofferenza che alberga nei loro cuori ed è nostro dovere stare accanto a loro non solo oggi, ma soprattutto nel tempo».
Nella giornate di ieri e di oggi, l'amministrazione comunale di Sava ha annullato ogni tipo di evento, compreso il consiglio comunale dei ragazzi e l'incontro con l'ex magistrato Gherardo Colombo. «Riteniamo - prosegue Pichierri - che questo debba essere il momento del silenzio e della preghiera. Tutta la comunità savese ha appreso con grande angoscia l'accaduto». Nel tardo pomeriggio di ieri, all'arrivo di Matteo Buccoliero nel convento di San Francesco dove il ragazzo verrà vegliato fino ad oggi, si è radunata tanta gente. Grandissima la commozione di chi in silenzio ha voluto porgere l'ultimo saluto al giovane e stare accanto ai familiari. I genitori Mariano e Roberta si sono chiusi in casa nel loro dolore immenso per la scomparsa dell'unico figlio.
Il funerale si svolgerà alle 16 di questo pomeriggio ed è certo che a salutare Matteo ci saranno centinaia di persone.

Il cordoglio per la famiglia Buccoliero è unanime, così come il sentimento di sconforto che accompagna, inevitabilmente, tragedie come questa. Un dolore e una vicinanza che ha accomunato anche giudici e avvocati del Tribunale di Taranto.

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