Dalla Sardegna alla Puglia, il viaggio nel tempo: le piastrine di un soldato tornano a casa dopo 100 anni

In un uliveto della provincia di Oristano sono state trovate e consegnate agli eredi

Dalla Sardegna alla Puglia, il viaggio nel tempo: le piastrine di un soldato tornano a casa dopo 100 anni
Dalla Sardegna alla Puglia, il viaggio nel tempo: le piastrine di un soldato tornano a casa dopo 100 anni
di Massimiliano MARTUCCI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Maggio 2023, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 22:35

Una convergenza spazio-temporale ha messo insieme, per un istante, Cabras, paese di ottomila anime in provincia di Oristano, e Martina Franca, per un fatto accaduto intorno agli anni trenta del secolo scorso che di fatto si è concluso solo ieri pomeriggio, nelle stanze del Palazzo Ducale, per la precisione in quella del sindaco. Un abitante della Sardegna, Francesco Pisano, all'inizio dell'anno ha trovato, fortunosamente, in uliveto nelle campagne di Cabras, tra proiettili e cartucce, due vecchie piastrine militari risalenti agli inizi del secolo scorso. Sulle piastrine si può leggere con una certa facilità "1909 Devito Fedele di Francesco e di Leserri Angela, Martina F. Taranto".

Poche righe ma significative, almeno per chi ha capacità di interpretarle. L'uomo decide quindi prima di rivolgersi ai Carabinieri del luogo e poi contatta il Comune di Martina Franca. Che ci fanno due piastrine che sono appartenute, apparentemente, a un martinese nato nel 1909 in un uliveto nelle campagne della provincia di Oristano?
Del fatto, su mandato del sindaco, si occupa l'assessore alle Attività Culturali Carlo Dilonardo e l'archivista Cristina Ancona.

Quest'ultima fa una non semplice ricerca tra gli archivi dello Stato Civile di Martina Franca, dove sono contenuti sia i registri di nascita che quelli di morte, ma anche i registri di leva.

La ricerca

La ricerca non è semplice, perché tra omonimie e dati mancanti, rintracciare un discendente di Fedele Devito, ancora vivente, non è stato semplice. L'analisi porta a una nipote di Fedele, sposata, e dalla data di matrimonio si risale a un noto commerciante di Martina Franca. Da qui è stato abbastanza semplice presentarsi e raccontare la storia. Effettivamente la ricerca ha dato i suoi frutti e nel giro di poco tempo è stato possibile risalire alla famiglia del soldato martinese Fedele Devito, che ha perso le piastrine nella zona di Oristano, intorno agli anni Trenta del secolo scorso, troppo giovane per la Prima Guerra Mondiale e troppo anziano, pare, per la Seconda.

Ieri pomeriggio, in un momento toccante ma informale, le piastrine sono state riconsegnate al figlio del soldato, Francesco Devito, perito elettronico in pensione. L'uomo, alla vista delle due piastrine meticolosamente conservate in una scatola di cartone, non è riuscito a trattenere la commozione. In quel momento lì, tra le sue mani, c'era un pezzo di storia famigliare importante, due piccoli pezzi di bronzo appartenuti al padre che non c'è più. Se questo non bastava, l'assessore Dilonardo ha pensato bene di coinvolgere nel momento anche l'uomo che ha reso possibile tutto questo, ovvero il Pisano che ha trovato i reperti. Tra Francesco Devito e Pisano si subito stabilito un legame.

Deve essere sembrato strano, per chi non ha dimestichezza con palazzi e corridoi, che un Ente come il Comune di Martina Franca si fermasse un minuto per concentrarsi sulla vita privata e sui ricordi di una persona, o di una famiglia. Eppure i mattoni della storia, quella importante, sono impastati con le vite delle persone e spesso questi lasciano tracce, anche involontarie, sommerse sotto centimetri di terra di una campagna sarda, che in qualche maniera, quasi cento anni fa, è stata calpestata da almeno un martinese, che poi è tornato, ha messo su famiglia e questa a sua volta ha contribuito allo sviluppo della città.

«Papà era bellissimo» dice commosso Francesco Devito, mentre ripone con cura il prezioso tesoro appena ricevuto, «biondo e con gli occhi azzurri, era capace di mettere d'accordo i più acerrimi nemici». E poi: «Mi raccontava di quando era al militare in Sardegna, che una notte arrivò Mussolini, che faceva le ispezioni di nascosto. Ma lui lo riconobbe e chiamò l'attenti, guadagnandosi una lira».
La storia è fatta di storie, di aneddoti e di esperienze, capaci di richiamare emozioni anche a distanza di un secolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA