Nube di gas, evacuate la case
Intossicati anziani e due bimbi

Nube di gas, evacuate la case Intossicati anziani e due bimbi
di Nazareno DINOI
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Settembre 2016, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 18:28

Venti famiglie evacuate dalle proprie abitazioni, quindici persone finite all’ospedale, tra cui anziani e due bimbi piccoli. Traffico bloccato e l’intera comunità di Lizzano paralizzata dal terrore per una nube di gas che ha sorvolato minacciosamente il centro abitato. «Fortunatamente la possiamo raccontare», è il commento ad emergenza chiusa del sindaco Dario Macripò che è stato tra i primi ad accorrere sul luogo del possibile disastro intervenendo personalmente a supporto dei soccorritori.
Un giorno piovoso da dimenticare per i lizzanesi che ieri mattina, dalle 9,30 alle 11, hanno trattenuto letteralmente il fiato per il forte odore di gas e per la paura di un’esplosione che avrebbe provocato sicuri danni e forse anche
vittime.
 

 


Tutto è partito dalla rottura accidentale, durante dei lavori di scavo, di una condotta del gas metano che alimenta la cittadina. Il punto esatto dove è avvenuto l’incidente è situato sulla via per Fragagnano, luogo densamente abitato conosciuto dai lizzanesi come «zona Vega». Un’impresa di scavi stava effettuando dei lavori sulla rete del metano per conto della società che gestisce tale servizio, la «2i Rete gas», quando, per cause in corso di accertamento, c’è stata la rottura di una parte della condotta principale. Immediatamente la zona è stata invasa da una nube resa grigia e densa dalla polvere mentre gli operai che si sono allontanati di corsa facevano scattare l’allarme.
I soccorsi sono arrivati quasi subito. I primi ad intervenire sono stati i vigili urbani e i carabinieri della stazione di Lizzano che hanno cercato di allontanare i curiosi. Poi è stata la volta dei vigili del fuoco partiti dal distaccamento provinciale di Taranto. La zona è stata isolata e per precauzione, d’accordo con le autorità locali, è stata decisa l’evacuazione delle famiglie che abitano sulla via interessata.
Una quindicina di abitazioni sono state fatte svuotare mentre altre cinque nuclei familiari hanno preferito anche loro cambiare aria nonostante le loro case fossero abbastanza lontane dallo scavo dove il gas continuava a fuoriuscire alimentando la nube grigia.

Dagli uffici centrali della «2i Rete Gas», che dopo l’acquisizione di Enel Rete Gas Spa è diventato il secondo operatore nazionale indipendente del settore con circa 57mila chilometri di rete gestita e oltre 3,8 milioni di utenti serviti, sono state impartite le indicazioni per riparare il danno e soprattutto per interrompere la perdita del metano. La squadra incaricata è stata quindi indirizzata a circa due chilometri sulla strada per Fragagnano dove era posizionata la chiave che interrompe il flusso in tutto il centro urbano. Scortati dalle auto della Protezione civile e da quella dello stesso sindaco, gli operai hanno raggiunto il punto bloccando manualmente la valvola.
«Io stesso con la mia auto messa di traverso e con le quattro frecce accese ho provveduto a bloccare la strada per evitare rischi e per permettere ai tecnici di serrare in sicurezza la chiave del gas», racconta il sindaco Macripò che è rimasto in prima linea durante tutte le fasi dei soccorsi.
Alle 11,30 l’allarme era cessato ma venti persone, tra cui due bambini piccolissimi e alcuni anziani, hanno lamentato malesseri. Tutte quante sono state soccorse e accompagnate all’ospedale di Manduria dove i sanitari hanno escluso ogni rischio per la salute. Solo una giovane donna che abita proprio di fronte allo scavo incriminato ha destato inizialmente preoccupazione ma anche lei dopo una terapia a base di ossigeno è stata dimessa. Alla fine nessuno è stato trattenuto in ospedale.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA