Tour operator da tutto il mondo, la bellezza di Kétos

Tour operator da tutto il mondo, la bellezza di Kétos
di Nicola SAMMALI
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Lunedì 6 Marzo 2023, 05:00

Dalle finestre che guardano il Mar Grande la vista è pazzesca: le piccole barche di pescatori e diportisti solcano le acque calme, mentre al largo sostano imponenti le navi mercantili che si preparano a entrare nel porto. E le piccole maglie delle grate in ferro sembrano gli occhi di un binocolo panoramico puntato all’orizzonte. La luce del sole riflessa sulla rada entra con prepotenza nelle sale di Palazzo Amati, nella Città vecchia di Taranto, e amplifica il candore delle pareti fresche di un luogo di scienza al piano terra che sa parlare anche ai più piccoli.

Il centro

Ci finiscono dentro tramonti talmente belli che potrebbero ispirare versi di nuove poesie, e sono forse il regalo migliore al termine di una giornata di lavoro per i ricercatori Kétos, il Centro Euromediterraneo di Citizen Science e di promozione del mare e dei cetacei che si occupa anche di formazione e comunicazione ambientale, orgoglio di Taranto e della Jonian Dolphin Conservation (JDC).
Kétos rappresenta un contenitore culturale per lo sviluppo della conoscenza e valorizzazione delle risorse del territorio, nonché il punto di riferimento per la blue economy. Qui vengono raccolti ed elaborati i dati delle attività di avvistamento dei delfini che popolano il Golfo di Taranto. L’ultimo studio in collaborazione con il Cnr di Bari è stato recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports: l’approccio multidisciplinare e l’applicazione (per la prima volta) dell’intelligenza artificiale hanno consentito di comprendere come i cetacei utilizzano il loro habitat. I risultati prodotti attraverso la combinazione di tecniche di telerilevamento spaziale, unitamente alle evidenze acquisite dalla Jonian Dolphin Conservation dal 2009 al 2021, hanno svelato l’abbondanza di tre specie di delfini che vivono nel mare di Taranto: la stenella striata, il tursiope e il grampo. 
Le condizioni del mare stanno cambiando, per cui diventa necessario prevedere come cambia la distribuzione di questi splendidi animali: le informazioni rilevate saranno importanti per il futuro, per la creazione di regolamenti e leggi a livello europeo per la protezione dei delfini.

Alcune specie di cetacei, infatti, sono in via di estinzione, e vanno quindi tutelate.

A bordo dei catamarani della JDC è possibile diventare ricercatore per un giorno: l’esperienza a contatto diretto con i delfini è aperta a tutti, dai turisti agli studenti.
Nel weekend appena passato, grazie al progetto Buy Puglia curato da WeAreinPuglia in collaborazione con la Regione, la JDC ha portato al largo un gruppo di tour operator «molto curiosi e intraprendenti» provenienti da Italia, Messico, Polonia, Norvegia, Stati Uniti e Libano. Lo scopo è quello di inserire la Puglia e i suoi tesori tra gli itinerari preferiti. Nella sede di Palazzo Amati (sono stati da poco conclusi gli interventi di restauro della facciata sulla ringhiera, mentre proseguono quelli della parte che svetta nei vicoli), Kétos brilla nella portata innovativa della sua offerta: dai servizi didattico-museali a carattere scientifico a quelli di consulenza, dallo sviluppo di nuove opportunità occupazionali alla promozione della lettura e del patrimonio culturale identitario legato al mare, al centro storico, alle tradizioni. È rivoluzionario. 

Le scuole coinvolte

Per questo le scuole organizzano con frequenza visite guidate, sfruttando la programmazione settimanale specifica di Kétos (denominata “Jonian Kids”) dedicata ai bambini, finalizzata alla conoscenza del mare nei suoi molteplici aspetti. Gli esperti della Jonian Dolphin Conservation accompagnano gli alunni in un percorso di approfondimento coinvolgente e originale, per rimarcare il legame col mare, non solo fisico ma anche emozionale, che passa poi dal laboratorio “VR”, dove con la realtà virtuale si accede alle profondità marine. Una della sale di Kétos ospita un esemplare di Zifio, la cui carcassa fu ritrovata nel 2019 sul versante meridionale dell’isola di San Pietro, tonato a “vivere” con tecniche sperimentali e che adesso rappresenta il fiore all’occhiello del Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei. Dalle profondità delle acque alla luce che dalle finestre sul Mar Grande fa brillare Kétos fino al tramonto: Taranto sa regalare meraviglie.

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