Giochi del Mediterraneo: centro nautico avanti tutta. Stadio del nuoto più in ritardo

La ex stazione torpediniere di Taranto
La ex stazione torpediniere di Taranto
di Domenico PALMIOTTI
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 06:37

Due settimane di tempo perché la Marina Militare consegni in via provvisoria l’area dell’ex stazione torpediniere al Comune di Taranto affinché si possa avviare il progetto del centro degli sport nautici (vela, canoa e canottaggio) per i Giochi del Mediterraneo. Nel frattempo, si prepara la gara di appalto per l’affidamento dei lavori, si chiude la conferenza dei servizi, attualmente in corso, per la raccolta dei pareri da parte delle varie amministrazioni interessati, si fa validare il progetto da una società ad hoc, e si arriva, nell’arco di due mesi, alla consegna definitiva dell’area da parte della Marina.

La riunione


È questo l’esito della riunione che ieri pomeriggio, all’Autorità portuale, ha coinvolto il commissario dei Giochi, e presidente del comitato direttivo, Massimo Ferrarese, il sindaco Rinaldo Melucci, il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, e il capitano di vascello Walter Russo in rappresentanza dell’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, comandante di Marina Sud, che è fuori Taranto.
Il progetto del centro nautico quota 14,6 milioni e rientra nel masterplan delle opere spedito l’altro ieri sera al comitato internazionale dei Giochi. Per appaltare quest’intervento, servono due mesi. Cioè il tempo necessario a perfezionare la cessione dell’area. Questo è un passaggio fondamentale perché l’opera non si potrebbe appaltare senza la disponibilità del luogo. Ieri, intanto, è stata verificata la possibilità di effettuare a breve la consegna provvisoria.
Il centro degli sport nautici, essendo in conferenza dei servizi, ha già pronto il Pfte, il piano di fattibilità tecnico-economica.

Non presenta complessità e i tecnici ritengono che il centro si possa realizzare senza grossi problemi. Mentre per quanto riguarda la validazione del progetto, ieri al tavolo è stato suggerito al Comune di fare un accordo con una delle società che effettua quest’attività in modo da poterle inviare i vari progetti man mano che concludono la conferenza dei servizi. Un accordo che funga anche da accelerazione della validazione. L’obiettivo sarebbe mandare insieme in gara centro nautico e piscina olimpionica.

Lo stadio del Nuoto


Ma mentre il centro, come detto, ha il Pfte compiuto, non altrettanto può dirsi per la piscina, che avrà due vasche, una coperta e l’altra scoperta (è prevista a Torre D’Ayala, attigua alla sede della Camera di Commercio in viale Virgilio). Lo studio di Prato che col suo progetto ha vinto il concorso internazionale per la piscina lanciato mesi addietro, sta ancora completando gli elaborati. E in conferenza dei servizi sono state chieste delucidazioni e integrazioni di documenti. L’idea per la piscina, una volta chiusa la conferenza dei servizi e anche qui validato il progetto, è quella di lanciare una gara unica per le due vasche, ma poi all’impresa aggiudicatrice verrebbe detto di partire prima con quella coperta che costa 23,7 milioni ed è garantita dai 150 milioni già deliberati, e poi passare alla scoperta (13 milioni) non appena sarà utilizzabile la provvista degli ulteriori 125 milioni che il Governo ha inserito nel dl di Bilancio per il 2024: sono 40 nel prossimo anno, altrettanti nel 2025 e 45 nel 2026. L’anno dei Giochi.

Gli appalti


Resta ancora da chiarire come avverrà l’appalto delle opere. Piscina e centro nautico sono tra le più importanti insieme a stadio Iacovone, impianto Ricciardi e stadio di Lecce. Se attraverso la normale gara (sono tutti progetti sopra soglia), oppure attraverso la procedura negoziata. Una differenza che non è tecnica ma sostanziale, in quanto con la procedura negoziata si risparmierebbero alcuni mesi, 3-4, dipende dalle opere, nell’affidamento. L’assegnazione dei lavori avverrebbe infatti sulla base di una trattativa condotta dalla stazione appaltante con un ristretto, selezionato numero di imprese, volta a spuntare le condizioni migliori. Sulla possibilità di ricorrere alla procedura negoziata Ferrarese l’altro ieri ha parlato di spiraglio. Che tale è rimasto anche ieri.
Intanto al commissario è arrivata la risposta di Sport e Salute, società del Mef, che è stata interpellata per sapere, sulla base della tempistica più ristretta possibile, quanti giorni ci vogliono per passare dal Dip, Documento di indirizzo alla progettazione, al Pfte per l’impianto Ricciardi e per gli stadi di Taranto e Lecce e dal Pfte all’appalto dei lavori per piscina e centro sport nautici. Il quesito posto riguardava il tempo necessario dalla predisposizione del bando alla stipula dell’obbligazione giuridicamente vincolante. Il tempo calcolato da Sport e Salute non si discosta molto da quello già indicato dal Comune di Taranto. Il risparmio non è significativo. Se quindi si confermerà l’idea di affidare a Sport e Salute il ruolo di centrale di committenza, lo si farà probabilmente per sgravare il Comune di Taranto, alle prese con altri appalti e i progetti del Pnrr e quindi molto impegnato. Ma anche per Sport e Salute la differenza vera la farà la possibilità di applicare la procedura negoziata su mandato del commissario. 

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